College Football: Il Meglio di Week 7 (Recap e Considerazioni)

Un altro Week di College Football con diversi Upset e squadre che risorgono. Ormai però le sorprese stanno sempre più diventando all’ordine del giorno ed è forse l’equilibrio generale che ormai sta regalando così spesso delle sorprese. Vediamo insieme quali sono state le migliori partite di Week 7.

Il Red River se lo aggiudica Texas, che nonostante i recenti risultati domina su Oklahoma (6) per 23 a 6.
Partita difficile per i Sooners, che nonostante il rientro, anticipando i tempi, del QB John Mateer, non hanno saputo creare gioco nella fase offensiva. Nel primo tempo avevano comunque un vantaggio in yard e primi down conquistati, ma a pesare sul loro punteggio sono stati i 2 intercetti di John Mateer, che alla fine diventeranno 3.
Texas nel secondo tempo ha saputo passare dallo svantaggio di 6 a 3 al definitivo 23 a 6 in loro favore soprattutto grazie al running game che con Quintrevion Wisner è spesso risultato letale.
Arch Manning, seppur senza strafare, ha chiuso con 1 TD Pass e zero intercetti. Sicuramente il running game ha tolto molta pressione su di lui e un solo sack subito ne è la riprova.
Parlare di redenzione di Manning è ancora presto, perché seppur senza commettere errori non è stato il trascinatore che ancora ci aspettiamo.
Oklahoma alla lunga non è riuscita a contenere l’attacco, via terra dei Longhorns, e paga la prestazione opaca del suo QB1 John Mateer. Il suo recupero era considerato fondamentale, ma forse Mateer non era ancora al top della forma dopo la recente operazione alla mano. Sugli intercetti non so se questo abbia influito, ma di sicuro non ha sfruttato al 100% la sua capacità di corsa, proprio per non rischiare di farsi male.
Il Coach di Oklahoma, Brent Venables, non può essere certo soddisfatto del risultato, ma anche lui avrebbe dovuto cercare di impostare il gameplan in modo migliore. Il running game è stato decisivo sia lato Sooners, visto che ha prodotto solo 48 yard e sia lato Longhorns visto che ha spaccato la partita, non tanto per le yard corse (138) quanto per aver mandato in confusione il piano difensivo di Oklahoma.
Texas con questa vittoria riapre le speranze in ottica playoff, rientrando nel ranking e mettendo una W nella SEC.
Adesso per Sarkisian potrebbero arrivare 4 vittorie, prima della difficilissima sfida esterna contro Georgia. Comunque, per ora meglio andare un passo alla volta.

Alabama (8) seppur soffrendo più del previsto batte una ostica Missouri (14) per 27 a 24.
Match condotto per larghi tratti da Alabama, ma i Tigers hanno sempre saputo restare in partita, fino alla fine.
Mizzou è stata abile a trovare il TD del 24 a 27 quando mancava solo 1:40 al termine e soprattutto capace di fermare con un 3 and out i Tide nel drive successivo. Missouri si è così trovata con la concreta possibilità di pareggiare o addirittura vincere il match. Purtroppo per loro negli ultimi assalti il QB Pribula, nella ricerca almeno del raggio da Field Goal, ha lanciato l’intercetto che ha messo la parola fine all’incontro.
Nonostante le difficoltà Alabama mi è piaciuta e sicuramente senza il fumble ad inizio del 3° quarto di Ty Simpson, che ha consegnato palla a Missouri a poche yard dalla endzone, forse avrebbe potuto allungare in modo definitivo.
Ty Simpson esce comunque alla grande da questa sfida. Al di là dei freddi numeri (23/31 per 200 yard) sono stati splendidi i 3 TD Pass, di cui uno lanciato in endzone in una strettissima finestra possibile. Il ragazzo cresce di sabato in sabato e da prova di un talento eccezionale, difficilmente queste prestazioni non lo premieranno al prossimo Draft.
Il Running game di entrambe le squadre è stato ottimo, con Jam Miller per Alabama e Beau Pribula, e i RB Ahmad Hardy Jamal Roberts per Missouri dall’altra.

Georgia (10) at Auburn è stato un bel match, ma il risultato di 20 a 10, per i Bulldogs, non dice effettivamente tutto sull’andamento di questa sfida. Si perché c’è un momento che più di ogni altro ha fatto svoltare, in favore di Georgia, l’incontro.
Siamo a 1:32 dalla fine del 2° quarto, sul risultato di 10 a 0 per i Tigers. Auburn è a mezza yard dalla endzone avversaria e accade l’impensabile con il QB Jackson Arnold che prova una classica QB Sneak, ma l’ovale viene colpito dal difensore di Georgia Raylen Wilson e ricoperto da Kyron Jones. Quindi invece di andare sul 17 a 0 Auburn non riuscirà più a segnare ed inverce subirà 20 punti dai Bulldogs. Va detto però che questa azione grida allo scandalo perché, a mio avviso, e dalle immagini a me sembra evidente che Jackson Arnold supera la linea di Endzone con la palla ancora in suo possesso prima di essere colpita dal difensore di Georgia.
Questo errore fa tutta la differenza del mondo in un match così tirato che poteva portare i Tigers sul 17 a 0 a fine del 2° quarto.
Detto questo Auburn si conferma una squadra che purtroppo non riesce a capitalizzare quanto di buono riesce a fare sul campo, era già successo contro Oklahoma e Texas A&M. Ora con un record di 3-3 e di 0-3 nella SEC le loro ambizioni per questa stagione sono già finite. Non per questo però, da qui alla fine, potranno fare delle vittorie importanti, perché la squadra c’è e gioca bene sia in attacco, che soprattutto in difesa. Alabama all’ultima week potrebbe aver vita molto difficile all’Iron Bowl.
Georgia coglie un successo importante e non troppo meritato, continuando a scavalcare le rivali nella Conference visto che adesso si trova sul 3-1.
Certo non sempre si ricevono aiuti tali da ribaltare un match quasi perso.

Indiana (7) conferma che quest’anno fa sul serio e dopo aver battuto in modo netto Illinois, si ripete e sconfigge Oregon (3) per 30 a 20.
Gli Hoosiers, quest’anno, hanno un micidiale mix di passaggi (con Fernando Mendoza), corse (con il duo di RB Roman Hemby e Kaelon Black) uniti ad una difesa devastante che ha saputo mandare letteralmente in crisi un QB formidabile come Dante Moore.
Oregon da parte sua non ha saputo rispondere con altrettanta efficacia difensiva e alla lunga Indiana ha avuto la meglio per una vittoria fondamentale per la corsa alla Big Ten e ad un Championship che vede Ohio State quasi in attesa di conoscere la propria sfidante.
Per Indiana il loro calendario da qui alla fine potrebbe essere abbordabile, certamente lo diventerà se continueranno a giocare così.
Per Oregon invece una brutta battuta d’arresto che potrebbe costare ben più di un Championship della Big Ten se dovessero incontrare altre sconfitte da qui alla fine.

Michigan (15) esce sconfitta e pesantemente ridimensionata, con USC che domina e vince per 31 a 13.
USC dopo la recente sconfitta (di misura) contro Illinois si rimette subito in carreggiata e conferma di essere della partita per la Big Ten.
I Trojans hanno saputo combinare ferocia difensiva e un ottimo running game che ha mandato in confusione i Wolverines.
Per Michigan se sul QB Freshman Bryce Underwood si possono trovare attenuanti, non si può certo passare sopra alla pessima prova offerta dalla difesa dei Wolverines. Subire 265 yard contro i pass e 225 contro le corse sono numeri che certificano un grave problema.
Senza dubbio va dato merito al RB King Miller per l’ottima prova fornita, con 158 yard corse alla media di 8,8 yard a portata e 1 TD.

Le altre in Breve…

Texas A&M inizia a far paura. Vittoria netta su Florida per 34 a 17. Se l’attacco gira e la difesa continua a giocare in questo modo c’è da stare attenti. Intanto 3-0 nella SEC per gli Aggies

South Carolina at LSU (11) termina con la vittoria dei Tiger per 20 a 10. Niente di nuovo in casa LSU con Nussmeier che continua a giocar male e la difesa rimedia.

Iowa State (22) non riesce più a vincere e dopo essere partita 5-0 si ferma per la seconda volta di fila. Questa volta è Colorado di Coach Prime, che si impone per 24 a 17, a beneficiare di una squadra piena di infortuni e che sembra anche aver smarrito i fondamentali.

Penn State non conosce fine alla propria caduta libera e contro Northwestern subisce la terza sconfitta consecutiva per 22-21. Il posto di Franklin è sempre più in bilico, soprattutto adesso che Drew Allar ha rimediato un infortunio, alla gamba sinistra, che lo terrà fuori per il resto della stagione.

Ohio State (1) vince facile contro Illinois (17) per 34 a 16 approfittando ogni volta dei 3 turnover commessi dagli Illini.

UCLA ha ufficialmente messo la freccia e Nico Iamaleava può dimostrare tutto il suo talento, come fatto sabato nella bella vittoria su Michigan State per 38 a 13.

Vittorie sofferte e solo alla fine per Tennessee (12) contro Arkansas per 34 a 31 e Ole Miss (4) che batte di misura Washington State per 24 a 21.

Pittsburgh conquista una straordinaria vittoria battendo Florida State (25) per 34 a 31

✍️Fabio Bertini - L’intercetto.it
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