Chi Siamo

Ciao appassionati/e di Football, sia NFL che College.
Qui potete conoscere meglio me (Fabio Bertini) e tutti i miei collaboratori, ovvero: Caterina Milazzo, Danilo Fontana, Loris Perego, Alessando Di Marzo e Giovanni Oriolo.

Io sono Fabio Bertini, autore e fondatore del sito L’intercetto.it. Classe 1984, dalla Toscana e precisamente dalla provincia di Lucca.

Il percorso che mi ha portato ad appassionarmi alla NFL parte dai racconti di mio padre che negli anni '80 seguiva i Super Bowl trasmessi in Italia, e all'epoca i San Francisco 49ers vincevano spesso. Di riflesso ricordo i suoi racconti su "un certo" Joe Montana, “come lanciava lui...”
Fino al 2000 però non era mai nata in me l'interesse verso il Football Americano. I soliti stereotipi da Italico intriso di calcio (per fortuna abbandonato), mi facevano storcere il naso in quello che vedevo solo come uno sport lento e di tante botte.

Un giorno di Febbraio del 2000, vista la scarsa voglia di studiare, decisi di vedermi una partita di NFL su Tele+ davano la replica del recente Super Bowl XXXIV. C'erano i Tennessee Titans contro i St. Louis Rams.
La partita mi incuriosì, ma non fino al punto di farmi interessare a questo sport. Un giorno nell’autunno, sempre, del 2000, i San Francisco 49ers tornarono in TV e nella nostra famiglia. Questa volta, però, fui io ad innamorarmi di un giocatore. Adesso direi IL giocatore, ovvero il Wide Receiver Terrell Owens. Subito durante la telecronaca il numero 81 prese la mia curiosità, il buffo e facilmente ricordabile soprannome T.O. mi fece concentrare meglio.
Era il momento per fulminarmi: Terrell si esibì quel giorno in una prova straordinaria, realizzando ben 3 TD! Poi questo pazzo festeggiava sempre urlando, sbraitando, saltellando, enfatizzato dai telecronisti di Tele+.

Quello che vidi quel giorno mi spinse a seguire ogni settimana questo sport. Difficile da capire, pieno di regole e poco conosciuto ai più in Italia. Ma quando scocca la scintilla per un atleta ci si butta a capofitto in uno sport e lo si vuol conoscere sempre di più e meglio.
Purtroppo però nel 2005, senza più Sky, seguire il Football era diventato quasi impossibile, e oltretutto senza una connessione internet veloce (andavo ancora con il 56k). Solo i Super Bowl dal 2005 al 2007 in VHS (registrati da un mio amico) furono l'unico mezzo per tenermi un minimo aggiornato. Proprio nell'anno, il 2005, in cui il "mio" T.O. con una stagione strepitosa era riuscito a raggiungere il Super Bowl, purtroppo perso. Anche la carriera di Owens ne risentì, visto l'etichetta che a breve gli fu affibbiata di rovina spogliatoio. Etichetta falsa, ma ormai compresa da molti solo a carriera quasi terminata.

Ma torniamo a me: finalmente nel 2008 un accesso ad internet dignitoso mi permise di ritornare ancora più entusiasta a seguire la NFL. Prima tra tutte la scoperta del forum di Endzone.it, dove oltre 2 mila utenti, molti dei quali super competenti, mi colmarono diverse lacune. In quel luogo riuscii a scambiare opinioni e commenti su uno sport che normalmente non si ha modo di discutere al bar. Fu utile anche per creare amicizie e legami con persone con cui avevo in comune la passione verso questo sport. Del Forum Endzone divenni anche assiduo frequentatore, pubblicando numerosi Post e divenni anche Moderatore.
Con pochi ma importanti passi tutte le partite mi si fecero a portata di mano. Game Pass fu la svolta, e nella post season 2008 la scorpacciata di Football fu immensa. Fin da allora Game Pass, il portale a pagamento della NFL per vedere tutte le partite della stagione, è per me il più gran metodo per documentarmi e seguire lo spettacolo "ogni maledetta domenica".
Dalla fine della stagione 2009 nacque in me l'idea di aprire il sito di NFL Italia Blog, dove mi dilettavo a scrivere le mie considerazioni e idee sulla NFL. Negli anni arrivò anche un discreto seguito, fino a 1000 accessi al giorno e decine di commenti agli articoli con i quali interagire con i lettori.

Nel 2015 riuscì finalmente a coronare il sogno di vedere una partita di NFL dal vivo, non negli USA, ma a Londra per l’international Series, tra i Kansas City Chiefs e i Detroit Lions. Un’emozione unica ed un’esperienza che consiglio a tutti di fare. Ovviamente adesso il passo successivo sarà quello di vederne una negli States, ma serve tempo e denaro e per il momento mancano entrambe le cose.
Tra il 2016 e 2017 la frequenza di pubblicazione era calata a causa di altri impegni e anche se con dispiacere,decisi che era meglio fermarsi. Non avevo più il tempo di seguire gran parte delle partite di NFL, quindi era inutile provare a scrivere, senza avere più un certo livello di informazioni.
Il sito, è comunque ancora accessibile a questo indirizzo:
https://nflitalia.blogspot.com/
Seppur senza saltare i Playoff e Super Bowl dal 2017 al 2020, fu dal 2021 che finalmente ripresi a vedere tanto ma tanto football, sia NFL che College Football. Grazie, come sempre, a Game Pass per la NFL e a ESPN Player per il College.
Ecco che per la stagione 2022 decisi di riprendere a scrivere di Football. Volevo però ripartire da zero e questa volta includere anche articoli sul College Football, non solo NFL.
E’ così nato L'intercetto.it. Un Sito/Blog dove con semplicità e passione scrivere di Football.

Dimenticavo una cosa su di me. Io non ho mai fatto il tifo per alcuna franchigia NFL o squadra di College. Perché? Forse per Terrell Owens, mio mito in questo sport, che non si è mai accasato per tanti anni ad una franchigia e quindi non mi ha dato tempo di diventarne un fan. Altro motivo è che io sono più incline ad appassionarmi ai giocatori, Coach o reparti (ad esempio difensivi) che ad una squadra in particolare. Nel tempo ho ammirato e tifato per vari giocatori e non solo, come: Terrell Owens, Ray Levis, Brett Favre, Tom Brady, Tim Tebow, Cam Newton, Marshawn Lynch, Ashton Jeanty, la Legion Of Boom, Bill Belichick, Pete Carroll, Urban Meyer, Troy Polamalu, Ed Reed, Luke Kuechly ecc. Come si può vedere dalle mie numerose e varie Jersey NFL

Portare avanti il sito e i vari social ad esso collegati è per me un modo per trovare altro piacere da uno sport che non è solo bello da vedere, ma anche da discutere ed analizzare.

In poche parole è IL FOOTBALL!!!

Tanto per non farsi mancare niente nel Febbraio 2025 ho fatto il corso per diventare arbitro di Football Americano in Italia e dopo averlo terminato e superando l’esame il 5 aprile 2025 ho fatto il mio debutto come Arbitro, nella posizione di Line Judge.

In questo lavoro di stesura degli articoli non sono solo, ma ricevo una mano nella revisione di essi da mia moglie Caterina ecco quindi che vi lascio, di seguito, la sua presentazione.

Mi chiamo Caterina Milazzo, ho 37 anni e vivo con un patito di Football Americano (mio marito)!  
Questo vuol dire che sono esposta al suddetto sport 24 ore su 24 durante tutta la breve (purtroppo) stagione di Football. All’inizio ero una spettatrice passiva, ma piano piano, a forza di fare domande per capire cosa stavo guardando mi sono appassionata.
Trovo che sia uno sport molto complicato, con mille regole, un nome specifico per qualsiasi dettaglio, e anche dopo più di 10 anni credo che ad un test sull’argomento prenderei al massimo la sufficienza.
Nonostante questo mi diverto a seguire le partite, indipendentemente dalle squadre coinvolte, mi stupisco per le giocate più spettacolari e sono soddisfatta di me quando (incredibilmente) faccio un’osservazione azzeccata e capisco cosa è successo in campo! Perché ad un occhio allenato e competente è tutto chiaro, ma per chi come me ci ha messo la testa seriamente solo da qualche anno non è facile stare dietro a tutto quel movimento in campo.
Allo stesso tempo, proprio per questo, quando riesco a seguire e a capire mi diverto molto!
Ho iniziato a correggere i testi del blog di Fabio semplicemente perché, leggendoli, non potevo fare a meno di fargli notare i piccoli errori che trovavo, e da lì non mi sono più fermata. Detto questo il mio apporto è solo “formale”, punteggiatura & C.!  
In casa sono spettatrice passiva anche di altri sport, quali Formula1, Calcio (raramente) e Moto GP, ma nessuno di questi mi ha mai presa minimamente.
Non ho mai seguito nessuno sport, non è proprio nelle mie corde, ma con il Football Americano ho fatto un’eccezione.
Faccio nottata a guardare il Super Bowl, e mi sono divertita come una matta alla partita di NFL vista dal vivo al Wembley Stadium.
Non so bene perché, forse perché c’è talmente tanto da capire (almeno per me!) che non è mai noioso o ripetitivo.
Una squadra che l’anno scorso può aver vinto il Super Bowl quest’anno può fare fatica ad arrivare ai Playoff, e viceversa.
Ogni partita va seguita fino all’ultimo secondo perché tutto può succedere e non è insolito che le sorti del gioco cambino nel giro di pochi minuti, o secondi. Ti tiene sulle spine! Per me è puro divertimento, e senza l’ansia da tifo per una squadra specifica è davvero un piacere.

I Preziosi Collaboratori:

  • Danilo Fontana
    Classe 1982, Ciociaro nell’anima e nel sangue ed ho il piacere di collaborare con Fabio Bertini ed il suo bellissimo sito dedicato al Football Americano “L’intercetto”.
    Sono stato attratto da questo sport, che inizialmente non comprendevo, sin da bambino. Il mio approccio è stato però difficile perché il capitale di partite che negli anni 90 venivano trasmesse era molto limitato. Un impatto notevole lo hanno avuto i film e, soprattutto, il gioco per PS “Madden” e da lì la passione è diventata inarrestabile.
    Ormai sono quasi trent’anni che seguo questo sport che nella mia scala di preferenze è da almeno dieci anni il mio preferito. Nei primi anni non avevo individuato una squadra di riferimento e seguivo più che altro i migliori giocatori come Dan Marino, Emmith Smith, Jerry Rice, Brett Favre e John Elway, per fare qualche nome. Poi, mentre seguivo il Championship AFC della stagione 1999, a 7:48 dalla fine di quella partita qualcosa è cambiato. In campo c’erano Titans e Jaguars e la partita era molto combattuta quando Steve McNair dalle 38 yards tagliò il campo e la difesa dei Jaguars arrivando ad una yard dal TD e, di fatto, trascinò i Titans a vivere il sogno di giocare il Super Bowl. Con quella giocata AirMac sciolse i miei dubbi e diventai tifoso Titans amplificando la mia passione per questo sport che, nel corso degli anni, si è estesa anche al College Football.
    Oggi addirittura preferisco il College perché lo più spettacolare e genuino. Inoltre c’è una maggiore competitività e rivalità più accese, soprattutto se non ci si limita a guardare solo i top college ma ci si dedica anche alle conference minori ed alla FCS. Il particolare più importante, però, è la maggiore voglia di sperimentare che caratterizza il pianeta NCAA, un capitale importante anche per NFL. Sono diventato tifoso dei Notre Dame Fighting Irish ma seguo con grande simpatia anche i Tennessee Volunteers, Vanderbilt Commodores e North Dakota State Bison.
    Il tifo e la passione per questo sport non mi hanno reso un tifoso fazioso lasciandomi, invece, uno spirito molto critico e una voglia immensa di analizzare ogni giocata ed ogni emozione per capirne senza di più. Per questo che ogni settimana cerco di vedere più partite possibili, che sia NFL o NCAA, analizzandone le dinamiche e i riflessi sulla stagione.
    Questa grande passione mi ha portato anche a ritagliarmi un piccolo spazio nei podcast, iniziando con il “TwoTone Blue Live Show” per proseguire con “Bottom Line” e l’avventura di admin di” Pick Six Network”, dove conduco il “Saturday Noon Fever”, “Total Football” e partecipo a “Bee Football”, e come editor di post e articoli, dapprima per la pagina “Tennessee Titans Italia” (della quale sono tra i fondatori) e poi proseguendo con “Sportpaper.it”, “Tutto Football Magazine”, “Huddle Magazine” (come Tennessee Titans Italia) e per le pagine “Le Storie della NFL”, “Pick Six Network” e “Saturday Noon Fever”.
    Adesso una nuova avventura insieme a Fabio per “L’Intercetto” cercando di continuare il bellissimo percorso che abbiamo iniziato insieme con il podcast “Total Football”.

  • Loris Perego
    Nato nell’anno in cui i Broncos sconfissero i Packers nel Super Bowl XXXII, appassionato di sport: dalle due alle quattro ruote, dalla palla a spicchi a quella ovale.
    L’avvicinamento al football è stato del tutto casuale perché mi interessava comprendere più approfonditamente i meccanismi di questo sport che un amico praticava durante gli studi.
    È iniziata così la mia ricerca sul web di notizie provenienti direttamente dalla culla del football (gli USA) con ricerche e letture di articoli sui siti di ESPN e NFL. 
    Inizialmente seguivo quanto accadeva sui campi di gioco e la rivalità tra Tom Brady e i fratelli Manning, senza avere un atteggiamento da vero tifoso.
    Poi nel 2018, un giovane Sean McVay alla sua seconda stagione da Head Coach sulla sideline dei Los Angeles Rams, ha condotto la squadra a lottare per la conquista del titolo, in un Super Bowl che mancava dal 2001.
    La mentalità e l’atteggiamento del coach, uniti alla forza esplosiva di Aaron Donald, mi fecero innamorare di quella squadra e da allora alla domanda “Whose House?” la mia risposta è “Rams House”.
    Sul finire della stagione 2019/20 mi sono avvicinato almondo del College Football, attirato dalle prestazioni straordinarie di Joe Burrow, che con statistiche da videogame ha condotto i suoi LSU Tigers allavittoria del titolo nazionale. Da allora ho cercato di osservare il panorama football nella sua interezza, cercando informazioni sulla storia di questo sport e delle due Leghe.              Dopo la stesura della mia tesi dilaurea per la quale ho svolto ricerche sugli avvenimenti che si svolgono al di fuori del campo di gioco, mi ha appassionato l’evoluzione dei programmi tv dedicati al football, sempre alla ricerca di una più ampia platea di spettatori. È interessante anche osservare la ritualità dei tifosi ad ogni gameday, senza tralasciare tutte le iniziative che la NFL organizza per i propri tifosi con un uso sapiente dei socialmedia coinvolgendo i giocatori nelle comunità locali. 
    Ciò che però mi affascina di questo sport è l’imprevedibilità del gioco, la capacità di saper “rompere gli schemi” con un semplice passaggioben calibrato o una difesa ben posizionata e l’atteggiamento con cui affrontare la sfida, sempre proiettato alla prossima giocata.

  • Alessandro Di Marzo
    Torinese, 24 anni, laureato in Direzione d’Impresa e Marketing e per non farmi mancare nulla ho iniziato il dottorato di ricerca. Per fortuna non è qualcosa che mi tiene occupato la domenica dalle 19, perché da ormai 6 anni a quell’ora non ci sono per nessuno, se non per il football.
    Vengo dal basket, che mi ha permesso di scrivere per riviste come sportpaper.it, lakeshow.it e soprattutto aroundthegame.com. La mia passione nasce quasi per caso, chiacchierando con un’amica esperta durante l’estate 2020, che mi spiega grossolanamente le regole. Mi confessa inoltre di tifare Packers, e per trovare qualcuno che potesse perdere qualche minuto al giorno a raccontarmi come funziona il football entro nei gruppi Facebook e Whatsapp di The Italian Packers Way. Da qui l’amore per Green Bay (purtroppo…) cresce esponenzialmente, e parallelamente anche quello per il football.
    Trovo che questo sport, più di molti altri, porto con sé insegnamenti di vita estremamente validi. La fatica, il sacrificio, l’importanza della fiducia nelle persone e nel lavoro di squadra…c’è tantissimo da imparare su un campo di football. Poi, beh, se ogni domenica gli insegnanti sono i cambi di direzione di Adams e le danze di Jackson e Donald tutto è più facile.
    Sono giovane e probabilmente di gran lunga il meno esperto in redazione, ed è proprio per questo che ho colto al volo l’opportunità che mi è stata offerta da Fabio: se posso mettermi in gioco e guardare come opera chi ne sa più di me, non dico mai di no.

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