College Football: Il Meglio di Week 4 (Recap e Considerazioni)
Il College Football ci ha regalato una Week 4 entusiasmante, non sono mancati gli upset, né le vittorie roboanti, né le sfide decise all’ultimo minuto. Ecco a voi il recap, con commento alle migliori sfide di questa settimana.
Auburn (22) at Oklahoma (11) era l’occasione per i Tigers di ritornare, dopo anni, nelle zone alte del Ranking del College Football.
Le premesse c’erano, come l’ex QB dei Sooners ora ad Auburn, Jackson Arnold che moriva dalla voglia di rivalsa sui suoi ex compagni.
Quest’anno però battere Oklahoma non sarà facile per nessuno. Oltre al QB John Mateer candidato pretendente all’Heisman Trophy, c’è una difesa incredibile per Coach Brent Venables.
Sabato la pass rush dei Sooners è stata da manuale, ben 9 sack (record dell’Università) e 14 Tackle For Loss.
Nonostante le difficoltà Auburn era in partita fin quasi alla fine, anzi a 7’ dal termine sono passati in vantaggio sul 17 a 16.
Poi il TD su corsa di John Mateer (solo 6 punti per la trasformazione da 2 fallita) ed infine la Safety segnata dalla difesa di Oklahoma ha calato il sipario su 2 ottime formazioni e con il punteggio di 24 a 17 ha regalato la prima vittoria dell’anno in SEC ai Sooners.
Comunque per Auburn una sconfitta che vale molto più di vittorie con squadre di bassa fascia, perché questa Oklahoma attualmente, insieme ad LSU, Miami e Ohio State è tra le Università più forti viste in queste prime 4 giornate.
Uno dei match, alla vigilia, più interessanti era senza dubbio la sfida tra Illinois (9) e Indiana (19). Purtroppo l’equilibrio in campo è durato nemmeno un quarto di gioco, infatti gli Hoosiers hanno imposto la loro forza e si erano già portati sul 35 a 7 a fine del 2° quarto.
Una superiorità, quella di Indiana, che ha messo l’attacco di Illinois in costante difficoltà. Alla fine saranno 7 i sack e 10 i TFL messi a segno dalla indemoniata difesa di Indiana. In attacco gli Hoosiers non sono stati da meno, permettendo al loro QB Mendosa di lanciare 5 TD Pass. Anche il running game ha funzionato alla grande, consentendo di guadagnare complessivamente oltre 300 yard e 3 TD via terra.
Per Illinois una debacle clamorosa, che mal si sposa con il ranking che gli era stato assegnato. La posizione numero 9 era sicuramente troppo ottimistica e l’hanno scoperto a caro prezzo, visto il 63 a 10 subito.
Texas Tech (17) at Utah (16) doveva essere un match equilibrato e all’inizio lo è stato, ma gran parte del “merito” è dovuto ai numerosi errori commessi da entrambe le squadre. 1 Turnover on down, 1 fumble perso e 1 intercetto nel primo tempo per Utah, mentre 2 intercetti lanciati dal QB titolare, Behren Morton, dei Red Raiders.
Per fortuna per Texas Tech nel 3° quarto è entrato il QB Freshman Will Hammond che ha cambiato l’inerzia del match in favore dei Red Raiders. Will Hammond ha chiuso con 2 TD Pass, 61 yard corse, candidandosi a gran voce a diventare il QB 1 di questi Texas Tech.
Utah pensavo potesse far valere, in una sfida tirata, il fattore campo, ma nell’ultimo quarto, una volta giunti sotto di soli 3 punti (13 a 10), sono completamente capitolati. Un three and out, seguito da un intercetto ha messo fine alle speranze (ormai remote) di rientrare in partita. Anche perché Texas Tech, con il QB Will Hammond, negli ultimi 3 drive è sempre andata in Touchdown, chiudendo il match sul 34 a 10.
Syracuse manda all’inferno Dabo Swinney e Clemson, battendo i Tigers per 34 a 21.
Nel tentativo di recuperare, i lanci di Cade Klubnik sono stati ben 60, ma solo 37 dei quali a bersaglio. Il QB di Clemson ha sì chiuso con 3 TD Pass, ma l’attacco di Dabo Swinney ha commesso tanti, troppi turnover. 1 intercetto, 1 Fumble perso, e ben 3 Turnover on Downs.
Grandissima prestazione di Steve Angeli (ex QB backup di Notre Dame) che ha chiuso anzitempo per infortunio al 3° quarto, ma comunque autore di 2 TD Pass fondamentali per l’allungo di Syracuse.
Sulla questione se Dabo Swinney debba o meno lasciare Clemson, la risposta non è facile. Certamente è un HC di grandissima esperienza, un vincente senza dubbio, ma adesso se le strade di Swinney e i Tigers si dovessero dividere forse sarebbe la miglior cosa per entrambi. Swinney si potrebbe rilanciare in un altro programma e Clemson potrebbe aprire un nuovo ciclo per tornare a dominare la ACC.
Michigan (21) at Nebraska era una sfida insidiosa per i Wolverines ed infatti la vittoria per 30 a 27 se la sono dovuta sudare non poco.
Va ricordato che Michigan è ancora senza il Coach Sherrone Moore a causa della sospensione sempre per lo “scandalo” dei Segnali “Rubati” del 2023. Intanto fino a Week 6 l’Head Coach ad Interim è Biff Poggi.
Detto questo, sul campo si è assistito ad una bella sfida, con il QB di Nebraska Dylan Raiola finalmente in grande spolvero in una partita importante. Da rivedere il TD su Hail Mary Pass fatto alla fine del 2° quarto. Per Raiola 3 TD Pass e 1 intercetto, ma anche ben 7 sack subiti. Ed è proprio tra le 2 difese che si è giocata la partita e decisa la migliore Università. Infatti Nebraska ha pagato diversi errori difensivi che hanno permesso grandissimi guadagni al Running Game di Michigan di fare punti e mangiare secondi sul cronometro. Dall’altra parte la difesa dei Wolverines ha fatto grande pressione sul QB avversario, ma ancora non riesce a coprire bene il profondo, e se la pass rush non blocca sul nascere il QB avversario sono dolori sul profondo.
Le altre in breve…
Nella sfida tra South Carolina e Missouri (23) ad uscire vincitori sono i Tigers, che dopo 3 quarti combattuti allungano nell’ultimo periodo e chiudono con un’importante vittoria di Conference per 29 a 20.
Successo nella sfida dello Stato tra Florida e Miami (4) per 26 a 9. Lagway questa volta non ha commesso grossi errori anche perché ha lanciato soltanto 12 volte per 61 yard totali. Maluccio anche Carson Beck 17/30, 160 yard, Zero TD e 1 intercetto.
Sono stati i RB CharMar Brown e Mark Fletcher Jr. a fare la differenza per gli Hurricanes. Per i Gators, almeno non è stata una disfatta di proporzioni epiche, ed è già un successo.
Menzione d’onore per Memphis che ha battuto Arkansas per 32 a 31. Grande merito per i Tigers che hanno ribaltato il risultato nonostante i 18 punti di svantaggio nel 2° quarto.
Rimonta simile nelle proporzioni per UNLV di Coach Dan Mullen, che batte rimontando i 13 punti di divario a Miami (Ohio) nell’ultimo quarto e chiudendo la partita sul 41 a 38.
Tiratina d’orecchie ad Arch Manning, che per adesso oltre a riuscire a segnare 5 TD solo contro Sam Houston, al termine di un Touchdown va a fare il “fenomeno” contro il difensore avversario. Segno di nervosismo? Non so, ma se vuole fare il gradasso c’è una data che può segnarsi ed è l’11 ottobre quando si troverà di fronte la difesa di Oklahoma (che giusto sabato ha messo a segno 9 sack). Ecco allora voglio vedere se farà ancora il montato.
Non è questione di avercela o meno con Arch Manning, ma per adesso la sua stagione è un mezzo flop e se non fosse per i Media che lo pompano nonostante abbia battuto solo Sam Houston, è da stupidi fare Taunting verso un difensore.
✍️Fabio Bertini - L’intercetto.it
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