NFL: Top e Flop di Week 6
Era da un po’ che non si vedeva un inizio con così poche certezze: la corsa all’MVP pare più aperta che mai, e non sono ancora emerse vere favorite per il Super Bowl. Sappiamo però chi ha brillato e chi l’ha fatto molto meno in questa Week 6, e ve lo raccontiamo qui.
TOP
N.1 Il licenziamento di Brian Callahan da parte dei Tennessee Titans
Meglio tardi che mai, si suol dire. Per Tennessee sembra in realtà tardissimo, ma separarsi da Callahan era la scelta più giusta settimana dopo settimana. La scorsa stagione è l’inizio di questa, con i Titans fermi a una vittoria in 6 partite, parlano chiaro: il record totale con lui in panchina è stato di 4-19, e con un roster così lui ha contribuito a renderlo… meno performante di quanto si sperasse. La curiosità? L’ex UCLA era arrivato a Nashville per sostituire Mike Vrabel dopo che quest’ultimo aveva guidato la squadra per 6 anni; ecco, domenica c’è New England - Tennessee, e ad allenare i Patriots c’è proprio Mike Vrabel.
N.2 I Tampa Bay Buccaneers
Spero di non essere l’unico a pensarlo: ma quanto sono belli i Bucs? Ogni loro partita mi fa divertire tantissimo. E la qualità paga, visto il record di 5-1. Domenica scorsa hanno vinto con coraggio e fiducia contro i San Francisco 49ers, mostrando nuovamente grandi cose in attacco pur trovandosi ancora senza Chris Godwin e Mike Evans. C’è tanta fluidità e ci sono tanti punti di riferimento affidabili (i 4 touchdown sono stati segnati da 4 giocatori diversi). Se mantengono questi livelli, teniamoli d’occhio per bene.
N.3 Rico Dowdle
“Ancora tu? Ma non dovevamo rivederci più?” Non è solo uno degli infiniti capolavori di Battisti, ma anche quello che avrà detto qualunque membro dei Cowboys dopo aver visto l’ex Dallas decretare la loro sconfitta per 30-27. Dowdle è infatti l’assoluto protagonista con ben 239 yard totali, 30 tentativi di corsa e 2 touchdown, di cui uno anche in ricezione. E con Chuba Hubbard ancora ai box, il suo momento d’oro potrebbe non essere ancora terminato…conquisterà la titolarità?
N.4 Jackson Smith-Njigba
Altra domenica, altro spettacolo di colui che pare il favorito a vincere il premio di Offensive Player of the Year assieme a Puka Nacua, anche se quest’ultimo dovrà vedersela con un problema alla caviglia e potrebbe saltare qualche partita. I Seattle Seahawks volano con lui e Sam Darnold. Per il WR al terzo anno 8 ricezioni per 162 yard e un touchdown: tanta verticalizzazione e tantissima capacità di tagliare in due le difese. Se Seattle è 4-2 (e le due sconfitte sono arrivate con Niners e Bucs), è soprattutto merito suo.
Extra: Evan McPherson
Per pochissimo non diventa l’uomo copertina della settimana: contro Green Bay ha la chance di segnare il più lungo field goal di sempre calciando da ben 67 yard…e ci riesce!!! Ma poco prima dello snap, i Packers avevano chiamato timeout, rendendo il calcio vano. A un passo, anzi a un timeout, dalla storia.
FLOP
N.1 I New York Jets
Le squadre partite male quest’anno non sono state poche, eppure solo una è ancora rimasta a secco di vittorie: esatto, loro, i soli, unici ed inimitabili New York Jets. Le loro MENO dieci passing yard nella sconfitta contro i Denver Broncos sono il record NFL degli ultimi 27 anni. Non c’è pace per l’attacco, con Justing Fields che chiude con lo stesso numero di sack e…passaggi completati (9). Un viaggio europeo che, per sua sfortuna, non dimenticherà.
N.2 Brian Branch
È vero, la vittoria dei Kansas City Chiefs contro i Detroit Lions (30-17) è arrivata assieme alle solite polemiche arbitrali, ed effettivamente un paio di mancate chiamate potevano essere viste. Tuttavia, la reazione di Branch è decisamente meno accettabile: il DB di Detroit ha infatti pensato di prendere a pugni JuJu Smith-Schuster perché, a detta sua, era “stanco delle persone che si comportano male tra una giocata e l’altra senza essere sanzionati degli arbitri”. La giustificazione non basta, anzi: il numero 32 salterà infatti la prossima partita per squalifica.
N.3 I Buffalo Bills
È solo Regular Season, nel bene e nel male: il bene è che i Bills hanno iniziato la stagione imponendosi su ogni avversario che osasse scontrarsi con loro. Poi, prima l’inaspettata sconfitta contro i New England Patriots (attualmente primi nella loro Division, tra l’altro) e ora un’altra contro gli Atlanta Falcons. Tante assenze, ma l’effort, come sottolineato più volte da coach McDermott, è stato insufficiente. Nei soli primi due quarti i Bills hanno concesso ben 335 yard, cosa che non capitava loro da…24 anni!
✍️Alessandro Di Marzo per L’intercetto.it
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