NFL: Top e Flop di Week 2

NFL

Rieccoci con Top e Flop della seconda, bellissima, settimana di NFL. Tante partite divertenti e ricche di colpi di scena, dove alcuni hanno figurato in positivo e altri nell’esatto opposto. Partiamo con i migliori della settimana per poi addentrarci nelle performance meno…allegre. Buona lettura!

TOP
N.1 Brandon Aubrey

In una settimana in cui i kicker a compiere a dovere il proprio lavoro si contano sulle dita di una o due mani, a spiccare è Brandon Aubrey, che salva la partita e l’inizio di stagione dei Dallas Cowboys in più occasioni. Sul 37-34 a favore dei New York Giants, quando tutto sembra ormai perduto, Aubrey confeziona un cioccolatino da 64 yard per mandarla all’overtime; il tutto con una facilità impressionante. Il 2 volte Pro Bowler si carica nuovamente la squadra sulle spalle anche all’overtime, dove errori evitabili di entrambi gli attacchi sembrano avvicinare la partita al pareggio. All’ultimo possesso, il classe 1995 la decide da 46 yard e regala la W ai Cowboys col punteggio finale di 40-37. 4 Field Goal su 4 ed extra point a segno in altrettanti tentativi. Perfetto e decisivo.

N.2 Ja’Marr Chase
Dopo una week 1 in cui l’attacco dei Cincinnati Bengals è sembrato più scarico che mai, nonostante la vittoria contro i Cleveland Browns, il duello contro i Jacksonville Jaguars ci ha messo poco ad apparire ancora più disperato: Joe Burrow, infatti, ha subito un brutto infortunio all’alluce e resterà lontano dai campi per un minimo di 3 mesi. In questo buio, ecco che a salire in cattedra e muovere la catena è Ja’Marr Chase: segna un solo touchdown, come Tee Higgins e come quello effettivamente decisivo nel finale di Mitchell Tinsley, ma macina ben 165 yard, quasi la metà delle 350 totali dei Bengals, per un totale di ben 14 ricezioni. I compagni migliori dopo di lui? Higgins, Fant e Gesicki, tutti a…3.

N.3 L’asse Jared Goff e Amon-Ra St. Brown
Le due armi che hanno annientato i Chicago Bears per 52-21 hanno nomi e cognomi ben definiti. St. Brown è una stella fatta e finita, e ci ha dato la prima e sicuramente non ultima dimostrazione di ciò questa domenica. Quel che fa piacere ai tifosi dei Detroit Lions è anche la grande ripresa di Jared Goff, che aveva iniziato malissimo a Green Bay ma è tornato a brillare tagliando la “burrosa” difesa di Chicago con ben 5 touchdown, 0 intercetti e un passer rating quasi perfetto (156.0).

N.4 Ancora Green Bay
L’ottima partenza dei Green Bay Packers era tutt’altro che scontata, soprattutto vista la qualità degli avversari (Lions e Washington Commanders tra giovedì e venerdì scorso). E invece sono arrivate 2 vittorie non solo pesanti, visto che i Packers sono primi nella division, ma anche nette: il tabellino contro Washington recita 27-18, con gli ultimi 8 punti dei Commanders segnati a ormai pochi minuti dalla fine e a gara già praticamente chiusa (poi mai dire mai eh, chiedere ai Ravens). I Cheeseheads conducono sempre la partita senza mai passare in svantaggio e senza mai apparire davvero sotto pressione, cosa non scontata visto che si parla comunque di una delle due squadre che l’anno scorso si è giocata l’NFC Championship. GB si gode anche un ottimo playcalling offensivo assieme ad una difesa nuovamente schiacciante. Se continueranno così, completeranno l’illusione collettiva verso i propri tifosi ben prima del solito…

FLOP
N.1 Will Lutz e i kicker

La partita più imprevedibile e divertente del weekend dopo Giants-Cowboys è stata quella tra Indianapolis Colts e Denver Broncos, che hanno avuto tante, troppe chance di vincerla, ma prima un intercetto di Bo Nix e poi un field goal sbagliato da 42 yard di Will Lutz hanno regalato il calcio vincente a Indianapolis, che - anche grazie a una decisiva penalità di 15 yard - segnano dalle 45 a tempo letteralmente scaduto e vanno sul 2-0 in stagione. L’errore di Lutz, che sembrava essersi ispirato ai migliori tiri a giro del calcio, è dolorosissimo, ed è solo uno dei tanti che abbiamo visto dai piedi dei giocatori NFL durante queste prime 2 settimane. Matt Gay ne sbaglia addirittura 2 su 3, seppur meno decisivi; Chase McLaughlin manca l’unico a sua disposizione, tra l’altro da “sole” 38 yard, ecc. 

N.2 Mike McDaniel e i suoi (?) Miami Dolphins
Non sembra esserci limite al peggio per i poveri Dolphins, che incassano una sonora sconfitta anche contro i New England Patriots. Ed è difficile anche iniziare a parlare di ciò che non va: sappiamo che Tua Tagovailoa non risulta abbastanza affidabile (contro NE lancia un’altro intercetto da brividi), ma allora cosa dire della difesa, a partire dalla gestione dell’atteso LB Willie Gay che ha giocato non più di una manciata di soap in 2 gare? Non dormirei sonni tranquilli se fossi il DC Antony Weaver: 66 punti concessi in 2 partite contro 2 squadre tutt’altro che contender parlano da soli

N.3 Patrick Mahomes e i Kansas City Chiefs
Le prime settimane di Regular Season di ogni lega sportiva portano con sé giudizi troppo estremi come quello che ho letto riguardo ai Kansas City Chiefs dopo la sconfitta contro i Philadelphia Eagles (la terza consecutiva considerando il Super Bowl e l’esordio contro i Chargers, mai successo nell’era Mahomes) e che recita: “Ciclo finito?”
Da giovane fan dell’NFL, se c’è una cosa che ho imparato, è non dare mai per morti i Chiefs. MAI. Ciò detto, l’inizio non è stato di certo rassicurante: KC non si trova quasi mai in vantaggio contro degli Eagles sempre mostruosi sulla carta, ma che di certo non regalano una prestazione memorabile agli spettatori rispetto alle altre 16 vittorie nelle ultime 18 partite, anzi. I ragazzi di coach Sirianni sono parsi piuttosto battibili durante buona parte dell’incontro, ma Kansas City, anche complici i fin troppi infortuni in attacco e in difesa (Mike Danna e Kristian Fulton hanno dovuto lasciare il campo in largo anticipo), non sono stati in grado di ribaltare pronostici e risultato. Patrick Mahomes si ferma a sole 187 yard lanciate, un intercetto e un rushing touchdown; apsettiamoci tante altre corse da parte sua, soprattutto se i compagni resteranno ai box e/o non parranno all’altezza.

N.4 Geno Smith
A volte i numeri parlano più delle parole. Sentite qui: Geno Smith, nella sconfitta dei Las Vegas Raiders contro i Los Angeles Chargers per 20-9, ha completato ZERO passaggi su 12 di almeno 10 air yards, quando all’esordio contro i Patriots aveva registrato un buon 9/14. L’ex Seahawk chiude con sole 180 yard, 24 completi su 43, 0 touchdown, 3 intercetti e 37 di passer rating. Contate quest’ultimo flop quasi come un top della difesa di Los Angeles, che è partita in maniera davvero impeccabile.

✍️Alessandro Di Marzo - L’intercetto.it
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