NFL: Top e Flop di Week 10

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La decima settimana del nostro campionato preferito è ormai “in the books”, e come sempre ci ha regalato bellissime prestazioni, individuali e collettive, assieme a qualcuna da dimenticare al più presto: scopriamole!

TOP
N.1 Jonathan Taylor:
È possibile che un non-quarterback vinca il premio di MVP? Sappiamo che è estremamente raro (l’ultimo fu il running back Adrian Peterson nel 2012) e sopratutto che la tendenza vede premiare sempre di più i QB rispetto al passato. Se c’è una piccola chance, però, il merito è di Jonathan Taylor, che ha giocato una partita incredibile a Berlino contro gli Atlanta Falcons macinando ben 244 yard di corsa (career high) e 42 da passaggio, con 3 touchdown (di cui uno nell’overtime per chiuderla). Pensate che, solamente nell’ultimo quarto, ne ha registrate 114. I suoi 15 rushing touchdown in 10 partite, inoltre, pareggiano le performance di LaDanian Tomlinson nel 2006…lo sapete cos’ha vinto Tomlison nel 2006, vero?

N. 2 I New England Patriots: Quasi non ci credo, ma New England è ufficialmente una mina vagante. Non tanto per il record, ma per la consapevolezza e la fiducia che il roster ha mostrato nel battere una roster talentuoso e tosto come Tampa Bay, peraltro sul loro campo. La squadra conta tantissimo sull’organico più che sul singolo, e si vede: manca Stevenson? Ecco le 147 yard di TreVeyon Henderson. Serve una grande performance difensiva? Ecco lo stop sul quarto down in redzone per concludere virtualmente la partita. NE si avvicina ad assomigliare a una macchina, con un condottiero molto ben definito incarnato in Mike Vrabel. C’è, ad oggi, una squadra che vorrebbe affrontarli ai Playoffs? Personalmente, penso proprio di no.

N.3 Seattle ancora e ancora: Trovo veramente difficile non parlare di Seattle ogni singola volta, e vi chiedo scusa. Sarò più breve del solito, facciamo questo compromesso: ho letto online che “ormai le partite di Seattle durano un tempo”, e quest’ultima vittoria (la settima in 9 gare) ne è la dimostrazione assoluta. TRENTACINQUE punti segnati in meno di 25’ contro gli 0 di Arizona. Tra l’altro, sapete chi è stato l’unico Seahawk ad aver segnato più di un touchdown dei 5 totali? Esatto, il difensore Demarcus Lawrence, che ha riportato in end zone entrambi i fumble recuperati. Ormai Seattle deve anche divertirsi, altrimenti vincere diventa noioso.

FLOP
N.1 I Carolina Panthers:
Mamma che occasione sprecata per Carolina (ora 5-5), che segna solo 7 punti contro i New Orleans Saints, fino a domenica alle 18.59 con un record di 1-8. Tanti errori, dai due turnover di Bryce Young al field goal bloccato e alla prestazione sorprendentemente insufficiente di Rico Dowdle. Il problema principale ora è il calendario, dato che i prossimi avversari saranno Falcons, 49ers e Rams. Sarebbe stata una bellissima occasione per consolidare il record positivo, e invece è finita con i fischi dei propri tifosi.

N.2 Gli attacchi di Green Bay E Philadelphia: “E” volutamente maiuscola. Smarco subito i vincitori, gli Eagles, il cui attacco fa di tutto per sbagliare ma riesce a produrre comunque i 10 punti sufficienti per la W. Dall’altra parte, tuttavia, i Packers si impegnano per fare peggio: questa partita è forse un punto di non ritorno per coach Matt LaFleur, che mostra davvero a tutti di non essere in grado di gestire le situazioni importanti. Lo zenit dell’imbarazzo arriva nel finale, nell’ultimo down decisivo, in cui è un lineman di Philadelphia (!) a urlare ai compagni la giocata che avrebbero fatto gli avversari di lì a pochi secondi dopo: l’ennesima inside zone. La ciliegina sulla torta è l’infortunio (lungo) di Elgton Jenkins: GB passa così dall’avere zero centri e una fortissima guardia adattata a zero centri e basta. Buona fortuna.

N.3 I Buffalo Bills: Posso perdonare i Bills per averli criticati dopo la sconfitta contro New England, ma sicuramente non farò lo stesso, tra qualche settimana, per quest’ultima avvenuta contro i Miami Dolphins. La difesa di questi ultimi è stata sicuramente di buon livello, ma se i primi 6 drive offensivi terminano con 3 azioni per 4 volte, allora c’è qualche problema. I Bills sbagliano tanto a partire dai perni offensivi come Josh Allen e James Cook: il primo viene intercettato in red zone e commette un fumble dopo una corsa rischiosa, il secondo conquista solo 53 yard con le corse. Non faceva così male dalle 49 contro i Patriots… e anche lì sapete com’è andata a finire.

N.4 Aaron Rodgers: L’avversario dei Pittsburgh Steelers non era semplice, perché sappiamo che i Los Angeles Chargers possono essere pericolosi. Tuttavia, l’attacco ha faticato davvero troppo, a partire da Aaron Rodgers, che ha concluso con 16 completi su 31, 167 yard, 2 intercetti e un misero 50.6 di passer rating. Ma la non-giocata della notte è una safety imbarazzante confezionata dal numero 8, che cerca invano un compagno dalla propria end zone, viene colpito, perde palla e la recupera, poco prima di cadere a terra e regalare i primi 2 punti ai Chargers. Pensate che Rodgers, ora, ha un record di 0-5 contro Jim Harbaugh.

✍️Alessandro Di Marzo per L’intercetto.it
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NFL: Recap, Spunti e Considerazioni su Week 10