NFL: Recap delle Migliori Partite di Week 1

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La stagione NFL si è aperta ed è stato subito tempo di grandi match.
La partita sicuramente più spettacolare è stata quella di domenica notte tra i Baltimore Ravens ed i Buffalo Bills, due delle squadre più attese per la competizione verso il prossimo Super Bowl.

Partita emozionante fino ai secondi finali con i Ravens che a sette minuti dalla fine sembravano in controllo del match ormai in vantaggio di 15 punti. Lamar Jackson ha guidato l’attacco con una eccellente prestazione (209 pass yard, 70 run yard e 3 TD complessivi) ma sono stati Derrick Henry (169 yard e 1 TD) e Zay Flowers (143 yard e 1 TD) a spostare gli equilibri. Con la partita ormai in pugno, però, i Ravens si sono spenti, complice un Josh Allen (394 yard e 4 TD complessivi) in versione Superman. La stella dei Bills ha guidato la squadra ad una folle rimonta sfruttando le sue armi migliori: Coleman, Kincaid e Samuel e, soprattutto, trascinando con il suo entusiasmo tutti i compagni di squadra. Una rimonta favorita dal fumble di Henry e dalla gestione opinabile dell’ultimo drive offensivo da parte dei Ravens. Alla fine l’hanno vinta i Bills per 41-40 perché ci hanno creduto di più ma, se la splendida partita esalta entrambe le contendenti, ne evidenzia anche i difetti con i Bills troppo carenti in run defense e i Ravens che devono fare qualche aggiustamento in secondaria.

Chi gode di grande salute, invece, sono i Green Bay Packers che hanno passeggiato contro i rivali divisionali dei Detroit Lions. I Packers hanno esibito un front-seven incontenibile che ha dominato la LOS con quattro sacks, nove tackles for loss e nove QB hits, ma a colpire è stata soprattutto la prestazione della coppia di LB Cooper-Walker, una garanzia di atletismo e dinamicità. Il grande lavoro della difesa ha reso agevole la partita di Love (188 yard e 2 TD) che si è potuto limitare ad amministrare il gioco senza dover forzare le giocate. I Lions, invece, privati del loro running game (solo 46 yard concesse dai Packers) hanno cercato di affidarsi al braccio di Goff (225 yard, 1 TD e 1 intercetto) ma non è stato sufficiente per scalfire le certezze della squadra di LaFleur. Il punteggio finale 27-13 è lo specchio di una partita senza storia che lancia i Packers al vertice della NFC e pone qualche domanda sul nuovo corso dei Lions.

Sorridono anche i campioni in carica degli Eagles che si sono imposti con grande fatica sui rivali storici dei Dallas Cowboys. Dopo una offseason molto turbolenta i Cowboys si sono mostrati molto più competitivi delle attese ed hanno trovato la sconfitta più per errori propri che per meriti altrui. Partita dai due volti con le due squadre, entrambe ottime in run defense, sempre a segno nei primi otto drive per poi restare a bocca asciutta nella restante parte di gara. Partita in cui hanno brillato entrambe le OL, in particolare in pass protection, ma gli Eagles nel complesso hanno dato l’impressione di essere una squadra più solida e con maggiori certezze, oltre a poter contare su un Jalen Hurts ormai sempre più sicuro della propria forza. Alla fine, però, a pesare sul risultato finale (24-20) sono stati il fumble di Sanders e, soprattutto, i tre clamorosi drop di Lamb (110 yard), comunque il miglior WR dei Cowboys.

Devono iniziare a preoccuparsi, invece, i Kansas City Chiefs usciti sconfitti per 27 a 21 nel derby divisionale contro i Los Angeles Chargers di coach di Jim Harbaugh. La sfida ha messo di fronte due eccellenti difese che hanno limitato il running game avversario costringendo i due QB ad affidarsi al loro talento per portare a casa la vittoria. Ha prevalso Herbert (318 yards e 3 TD) più preciso e più protetto nei momenti caldi della partita a dispetto di un Mahomes (258 yards e 1 TD) meno preciso e troppo abbandonato a se stesso. La differenza nell’evoluzione della partita l’ha fatta il maggiore impatto, forse la maggiore qualità, dei target dei Chargers, che hanno trovato in Johnston, McConkey, Allen e Conklin delle implacabili frecce per l’arco di Herbert. Proprio il QB ex Oregon ha marchiato in modo indelebile la partita con il TD pass decisivo per Johnston e la corsa che ha chiuso il down decisivo nel finale di gara.

Nel Monday Night vittoria in rimonta dei Vikings sui Bears per 27 a 24.
L’inizio aveva fatto ben sperare Chicago, che con il nuovo Head Coach Ben Johnson (ex OC Lions) sembrava aver rinvigorito il QB Caleb Williams autore di un’ottima partenza con 10 passaggi completati in altrettanti tentativi. La difesa Bears inoltre con una buona pressione (3 sack) era riuscita a imbrigliare il QB J.J. McCarthy (debutto per lui in NFL dopo la stagione da rookie saltata per infortunio). Giunti al massimo vantaggio per i Bears (17-6), complice anche un calo della difesa, è uscito fuori il QB dei Viking McCarthy autore di 3 TD nell’ultimo quarto, di cui quello finale su corsa.
Sul 27 a 17 è stato vano il TD Pass, a 2’ dal termine, di Caleb Williams per il definitivo 27 a 24.
L’inizio è stato illusorio e alla distanza si sono viste le lacune di Chicago, tra cui anche l’imprecisione, in alcune circostanze, di Caleb Williams. Ottimo debutto, alla fine, per J.J. McCarthy che ha saputo chiudere in crescendo una partita difficile.
Probabilmente ci vorrà tempo, ma i Vikings hanno fatto bene ad aspettare il recupero del loro giovane QB e puntare fin da subito su di lui.

Nelle altre gare spiccano le vittorie in rimonta dei Buccaneers sui Falcons (23-17) e degli Steelers sui Jets (34-32), con Aaron Rodgers (244 yard e 4 TD) protagonista, mentre molto deludente è stata la prestazione dei Bengals che hanno battuto di misura 17 a 16 i Browns mettendo in mostra i soliti gravi problemi di OL (3 sacks, 7 QB Hits e 8 tackles for loss concessi) e, soprattutto, una difesa molto carente in secondaria.  

Da menzionare anche le pessime partenze del QB dei Dolphins Tua Tagovailoa (2 intercetti e 1 fumble) e di Bo Nix dei Broncos (2 intercetti e 1 fumble), quest’ultimo nonostante la vittoria 20-12 contro i Titans guidati dal rookie QB Cam Ward, prima scelta assoluta dello scorso Draft, purtroppo penalizzato nel suo esordio da una OL deficitaria e da scelte discutibili del coaching staff.

Per week 1 è tutto ormai è già tempo di guardare verso week 2.

✍️Danilo Fontana - L’intercetto.it
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