College Football: Top e Flop di Week 2
Ecco i 6 Top e 6 Flop suddivisi tra Power 4 e Group of 5 (+ FCS) della seconda settimana di College Football. Chissà se tra questi non ci saranno i fenomeni del futuro o i prossimi Bust? Scopriamo intanto chi sono stati scelti da Fabio Bertini e Danilo Fontana.
TOP (P4)
Kyle Kunrardy: Il Kicker di Iowa State è ormai già un eroe ad Ames, infatti sabato con il suo FG da 54 yard ha regalato la vittoria nella sfida contro i rivali di Iowa e consegnato così ai Cyclones il Cy-Hawk Trophy. Curioso come anche lo scorso anno fu sempre un FG di Kunrardy e sempre da 54 yard a consegnare la vittoria ad Iowa State sugli Hawkeyes. Insomma non fatelo più calciare da 54 yard, altrimenti saranno dolori per Iowa.
Ricordo che in stagione Kyle Kunrardy ha già messo a segno un FG da ben 63 yard. Un Sophomore dal grande futuro e forse ne sentiremo parlare anche ai piani alti della NFL, tra qualche stagione.
Curioso anche il soprannome “The Money Man” che il commentatore gli ha dato durante l’esecuzione del Field Goal per il suo essere Clutch. Va detto comunque che in certo modo è anche un Money Man vista la campagna a cui Kyle partecipa, ovvero: “Count the Kicks” nella quale dona soldi, ad Associazioni in aiuto di bambini, per ogni calcio messo a segno e ad oggi la sua raccolta fondi viene sostenuta anche dai tifosi Cyclones.
Sawyer Robertson: Il QB di Baylor riporta alla vittoria i Bears, dopo la sconfitta in week 1 contro Auburn, anche grazie alle sue 440 yard lanciate e i 4 TD Pass. Nella sfida contro SMU i suoi TD sono stati decisivi soprattutto per rimontare nel finale dal 24 a 38 fino al successo al secondo overtime.
Per Sawyer Robertson la stagione è partita ottimamente, avendo messo nelle statistiche già 859 yard e 7 TD su passaggio. Non sarà un QB di grande mobilità, ma quando si tratta di lanciare sa il fatto suo.
John Mateer: Se Oklahoma quest’anno sembra avere le carte in regola per giocarsi un posto per i playoff, lo deve anche al suo QB John Mateer autore anche contro Michigan (15) di un’ottima partita. Alla fine 3 TD totali, di cui 2 su corsa.
Adesso sono ben 8 le partite in cui John Mateer riesce ad andare a TD sia con i Pass che con le corse. Questa è la serie più lunga di partite con TD su corse e passaggi dal 2015. Prima di lui, un certo Lamar Jackson era arrivato a 10.
John Mateer, ex QB di Washington State, adesso ha un College di primo livello che gli può dare la visibilità e i successi che merita, anche se ancora qualche lacuna sui passaggi rimane.
TOP (G5)
Army Black Knights: Una stagione iniziata male per i campioni in carica della AAC ma il riscatto è arrivato già in week 2 con la sorprendente vittoria contro gli eterni incompiuti dei Kansas State Wildcats. Partita difficile per i Black Knights con un passing game praticamente nullo ma tanto running game (237 yards complessive) e una difesa ordinata, che hanno tenuto la squadra in partita fino all’ultimo quarto, iniziato sotto di sette punti. Negli ultimi 18 minuti di gara i Black Knights hanno tenuto il possesso per quasi diciassette minuti, realizzando 10 punti e fermando con un intercetto di Collin Matteson l’unico breve drive dei Wildcats.
South Florida Bulls e Bynum Brown: Primo storico successo dei Bulls contro i rivali statali dei Gators, squadra più blasonata e che partiva come una delle possibili underdog della SEC. I Bulls sono stati praticamente perfetti, conducendo la partita sin dall’inizio trascinati da un eccellente Bynum Brown e da una eccellente difesa che è riuscita ad annullare l’attacco dei Gators concedendo solo un TD nell’ultimo quarto. Il giovane QB è stato protagonista con 263 yards lanciate, 66 yards corse, un TD e, soprattutto, uno strepitoso drive finale chiuso dal FG della vittoria di Gramatica. Grande sorpresa a Gainesville.
Chip Trayanum e Junior Vandeross: Dopo la sconfitta di week 1, i Toledo Rockets avevano bisogno di una vittoria convincente per rilanciare la propria candidatura per la vittoria della MAC. L’avversario non era dei più semplici perché gli Hilltoppers finora avevano stupito grazie ad un attacco stellare guidato da McIvor, ma i Rockets sono scesi in campo concentrati e determinati. Trascinati da Trayanum (163 yards e 2 TD) e Vandeross (122 yards e 1 TD) i Rockets hanno dominato l’incontro chiudendo il primo tempo con ben 31 punti realizzati ed arrivando a fine terzo quarto con un 45-7 che non lasciava dubbio sui valori espressi in campo. I Rockets sono tornati.
FLOP (P4)
Billy Napier: Non poteva che essere il Coach di Florida il flop assoluto di questa settimana. Sarebbe meglio dire il flop degli ultimi anni, perché pur guidando uno dei Programmi di Football più importanti della Nazione ha attualmente, con la sconfitta di sabato, un Record di 20-20. C’è da rimpiangere il licenziamento nel 2021 di Dan Mullen, il quale forse meritava maggior rispetto, anche per il suo passato di OC ai tempi dei leggendari e vincenti Gators di Urban Meyer.
Ma torniamo a Billy Napier che contro South Florida ha rimediato una sconfitta imbarazzante. DJ Lagway il QB su cui in molti puntavano era l’unica ancora di salvezza per Napier, ma adesso difficilmente terrà il posto come HC dei Gators. I fan intanto, dopo la partita intonavano cori: Fire Billy!
Piccola curiosità era dal 1938 che Florida non perdeva in casa con un’altra università dello Stato che non fossero Miami o FSU, e quasi 100 anni fa fu Stetson a riuscire nell’impresa ripetuta oggi da USF.
Nico Iamaleava: La scelta (per soldi e non per amore) di passare da Tennessee a UCLA sembra non dare i frutti sperati per Iamaleava.
Il suo talento stenta ad esprimersi con i Bruins e contro UNLV è arrivata la seconda sconfitta stagionale. Nico ha chiuso con 2 TD (1 su corsa) e 1 intercetto, con un 29 su 41 nei passaggi. Numeri che forse non meritano la bocciatura, ma la sua turbolenta avventura con UCLA sicuramente.
Mike Gundy e Oklahoma State: Che i Cowboys stiano passando un brutto momento non lo scopriamo certo oggi. Il 2024 si era chiuso con con 9 sconfitte consecutive, tra cui l’ultima per 52 a 0 contro Colorado. Adesso però ripartire con la nuova stagione e perdere 69 a 3 contro Oregon deve far riflettere. Oregon è una corazzata, i 60 punti ci potrebbero stare, ma Oklahoma State non è una Università da subire queste umiliazioni.
Non vorrei che sia arrivato il momento di dire addio al Coach Mike Gundy, che da 18 stagioni guida Oklahoma State con grandissimi risultati. Un’ennesima stagione come quella del 2024, forse, potrebbe essere troppo per i tifosi, anche se si parla di Mike Gundy, il Coach più vincente della loro scuola.
I 66 punti di differenza di sabato sono il margine maggiore dal 1907, quando persero 67 a 0 contro Oklahoma.
FLOP (G5)
Liberty Flames: Il dominio dei Flames nella Conference USA sembra essere definitivamente finito. Nonostante la buona prestazione di Vasko (335 yards e 2 TD), i Flames sono usciti sconfitti nel derby di conference in casa dei Jacksonville State Gamecocks mostrando seri limiti soprattutto difensivi. La squadra di coach Chadwell è stata incapace di contenere il running game degli avversari (338 yards concesse) ed ha pagato a caro prezzo i 17 punti concessi nella parte centrale della gara. Pessima la prestazione dell’OL dei Flames, completamente dominata dal front-seven dei Gamecocks.
Colorado State Rams: Nonostante la vittoria di week 2, i Rams meritano senza dubbio di essere inseriti nei flop. Inesistenti nel primo tempo, i Rams hanno subito la determinazione e l’aggressività della difesa dei Northern Colorado Bears, squadra non di primo rango della FCS. La pessima prestazione del QB Brayden Fowler-Nicolosi e della difesa, che non è riuscita a mettere la giusta pressione al QB avversario, ha costretto i Rams ha soffrire fino a 45 secondi dal termine prima di trovare il TD della vittoria per 21-17.
South Dakota Coyotes: La stagione della maturità dei Coyotes non poteva partire peggio. Dopo la dura sconfitta contro Iowa State, South Dakota era attesa al riscatto contro i Lamar Cardinals, invece è arrivata un’altra sconfitta e questa volta completamente inaspettata. Dopo una partenza positiva ed il 10-0 iniziale tutto lasciava presagire una comoda vittoria, invece, i Cardinals sono riusciti a contenere il running game dei Coyotes e, soprattutto, a mettere in crisi il QB Aidan Bouman. I Texani sono così rientrati in partita chiudendo il terzo quarto sul punteggio di 13 pari prima di affondare la zampata vincente ad inizio dell’ultimo quarto con il TD di Joshua Robinson. Il resto lo ha fatto la difesa dei Cardinals che ha completamente annullato ogni tentativo di rimonta dei Coyotes.
✍️Fabio Bertini e Danilo Fontana - L’intercetto.it
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