NFL: Recap, Spunti e Considerazioni su Week 9
La NFL entra ufficialmente nella seconda parte di stagione dopo una week 9 che ha parzialmente rimescolato le carte nei rapporti di forza all’interno delle due conference.
La partita più importante è stata senza dubbio quella che ha visto i Buffalo Bills battere i Kansas City Chiefs per 28-21. Un punteggio che a mio parere non rende il giusto merito alla prestazione dei Bills, sempre in controllo della partita e già nel primo tempo avanti di undici punti. La squadra di coach McDermott ha mostrato il giusto equilibrio offensivo anche se qualcosa va rivisto soprattutto per quanto riguarda la gestione della parte finale della partita in cui i Bills, avanti di quindici, sono stati troppo conservativi ed hanno permesso ai Chiefs di rientrare in partita. La differenza l’hanno fatta Josh Allen (273 yard e 1 TD) e un sontuoso Cole Bishop (7 tackle, 1 tackle for loss e 4 passaggi deviati), protagonista di una difesa che nel secondo tempo ha azzerato il running game dei Chiefs. Brutta prestazione per Mahomes che ha sofferto l’aggressività della difesa dei Bills (3 sack e 15 QB Hit).
Prestazione monumentale della difesa degli Steelers che hanno dominato i Colts imponendogli una dura lezione. Anche in questo caso il 27-20 finale non rende giustizia al dominio degli Steelers che fino 4:30 dalla fine erano avanti 27-10. Giornata disastrosa dell’attacco dei Colts e, in particolare, per Daniel Jones (cinque turnover di cui tre intercetti) e Jonathan Taylor (appena 45 yard corse), rimasti inerti dinanzi ad una difesa che ha chiuso con 5 sack, 5 tackle for loss, 13 passaggi deviati, 6 QB Hits, 3 intercetti e 3 fumble forzati, numeri strepitosi di un reparto che ha trovato in Alex Highsmith (2 sack e 3 tackle for loss) il grande protagonista. L’impressione è che questi Colts siano una buona squadra ma che il loro strepitoso cammino sia stato agevolato da un calendario piuttosto agevole. Gli Steelers, invece, continuano a sfruttare al meglio il loro power football che finora li tiene al vertice della AFC North.
Shock al Lambeau Field dove i Carolina Panthers hanno battuto 16-13 i Green Bay Packers, al termine di una gara fatta di poco spettacolo offensivo e tanti, troppi, errori dei Packers e Jordan Love. I Panthers sono stati bravi a restare in partita e ancor di più a sfruttare gli errori degli avversari, in particolare l’intercetto lanciato da Love nella parte finale del terzo quarto quando il risultato era fermo sul 7-6 per Carolina. Scelta insensata di Love che sulle proprie 24 ha cercato in profondità Watson in mezzo a tre avversari, sbagliando anche la misura del lancio intercettato da Moehrig, preludio al drive del secondo TD di giornata di uno strepitoso Rico Dowdle (130 yard e 2 TD). L’extra point sbagliato da Fitzgerald ha tenuto in gara i Packers, comunque bravi a pareggiare sul 13 pari a 2:32 dalla fine, ma l’ultimo drive di Bryce Young è stato perfetto e il FG da 49 yard di Fitzgerald ha giustamente premiato i Panthers.
Incredibile anche a Detroit dove risorgono i Minnesota VIkings che hanno battuto i Lions 27-24 nel giorno del rientro in campo di J.J. McCarthy (143 yard e 3 TD). La squadra di coach O’Connell è tornata a splendere per una notte con una grande reazione di orgoglio nonostante i Lions siano apparsi squadra più solida e meglio organizzata. I lampi di talento individuale di Justin Jefferson e T.J. Hockenson ed una difesa (10 tackle for loss) che ha saputo annullare il temibile running game dei Lions (65 yard) per una volta sono stati sufficienti ai Vikings per portare a casa una vittoria che li rimette in gioco per la corsa ai playoff. I Lions continuano ad avere preoccupanti cali di concentrazione soprattutto in difesa, errori da non ripetere nel proseguo della stagione.
Nel Monday Night i Cowboys sono usciti sconfitti 27-17 dagli Arizona Cardinals guidati da un eccellente Jacoby Brissett (261 yard e 2 TD). I Cowboys hanno pagato a caro prezzo tre turnover e la prestazione negativa complessiva dell’offense che non è riuscita a tenere il campo contro la modesta difesa dei Cardinals. Onore ad Arizona che nonostante le difficoltà sta riuscendo a rendere credibile ogni partita di questa stagione.
Entusiasmante ed emozionante vittoria 47-42 dei Chicago Bears contro i Cincinnati Bengals. Partita incredibile per intensità e gesti tecnici con i Bengals capaci di portare due ricevitori oltre le 100 yard, produrre quasi 500 yard di total offense, segnare un TD su kickoff return da 98 yard e perdere comunque la partita, diventando la prima squadra dal 1966 a perdere due partite consecutivamente dopo aver segnato oltre 38 punti. Una partita in cui le difese hanno avuto un impatto molto limitato, con i Bears che hanno vinto la partita dopo essersela vista sfuggire dalle mani a pochi secondi dal termine. Infatti, a due minuti dal termine, i Bengals erano in svantaggio 41-27 prima che Flacco (470 yard e 4 TD) trovasse una pazza rimonta con i TD pass per Fant e, dopo l’onside kick ricoperto dai Bengals, di Iosivas. Con appena 54 secondi da giocare Caleb Williams (280 yard e 3 TD) ha guidato i Bears nel drive della vittoria chiuso da un TD pass da 58 yard per Loveland, bravo a resistere ad un doppio tackle dei difensori dei Bengals. I Bears tornano in corsa playoff mentre i Bengals la salutano definitivamente.
Vincono soffrendo i Denver Broncos e New England Patriots. I Broncos hanno espugnato Houston per 18-15, favoriti dal brutto infortunio occorso a CJ Stroud, in un’altra partita in cui hanno mostrato evidenti limiti offensivi. I Texans, orfani del loro QB starter, hanno condotto la gara per tre quarti senza tuttavia sfruttare la loro superiorità, trovando punti solamente con i FG di Fairbairn. Nell’ultimo quarto i Broncos hanno mostrato tutto il loro carattere e sono riusciti a ribaltare la partita con il TD di Harvey ed il FG da 34 yard di Lutz. Per Houston una brutta sconfitta che ha il sapore di stagione finita.
Vittoria tra luci e ombre invece per i Patriots contro i Falcons. La squadra di coach Vrabel ha dominato la gara fino a 20 minuti dalla fine grazie al solito Drake Maye (259 yard e 2 TD) ed un attacco che trova sempre risorse inaspettate come Douglas (100 yard e 1 TD). La difesa dei Patriots ha controllato bene la partita limitando il running game dei Falcons (appena 46 yard per Robinson) ma nel finale ha sofferto eccessivamente l’attacco aereo dei Falcons ben gestito da Penix (221 yard e 3 TD) coadiuvato da uno strepitoso Drake London (118 yard e 3 TD). Ai Falcons, però, è mancato lo spunto finale per completare la rimonta fermandosi sul 24-23, complice l’extra point fallito da Romo, anche se questa sconfitta sa più di punto di partenza che di delusione. I Patriots, invece, devono imparare a gestire meglio i finali di partita perché contro avversari più esperti sarà molto più difficile salvarsi dalla sconfitta.
I Chargers hanno vinto a Nashville contro i Titans per 27-20 in una partita in cui i padroni di casa hanno segnato continuato a manifestare i soliti problemi in attacco, riuscendo a segnare solo con due FG di Slye, un pick six di Barton e punt ritornato in TD di uno strepitoso Chimere Dike. Per i Chargers una vittoria importante ma che non cancella le difficoltà di una squadra che continua a non convincere soprattutto in attacco, dove sono sempre troppo dipendenti da Justin Herbert.
Vittoria all’overtime dei Jaguars sui Raiders per 30-29 in una partita in cui Cam Little ha realizzato un FG da 68 yard, nuovo record NFL. Partita decisa dalla scelta rischiosa di Carroll di tentare la conversione da due punti dopo il TD del 30-29, conversione fallita e vittoria consegnata ai Jaguars che continuano a restare in corsa per i playoff nonostante gli evidenti limiti difensivi evidenziati anche contro i Raiders.
Nelle altre partite vittorie agevoli per Rams (34-10 contro i Saints) 49ers (34-24 contro i Giants) e Ravens (28-6 contro i Dolphins). La vittoria dei Ravens, al rientro di Lamar Jackson, è molto importante perché riporta la Baltimore in piena corsa playoff e, considerato il calendario prossimo piuttosto agevole, saranno una delle squadre da tenere più sotto osservazione.
✍️Danilo Fontana per L’intercetto.it
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