NFL: Recap, Spunti e Considerazioni su Week 4

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Siamo solo ad inizio stagione ma già da questa week 4 ci aspettavano delle risposte importanti e alcune le abbiamo ottenute.

Innanzitutto i Kansas City Chiefs hanno dimostrato che non sono ancora pronti a lasciare il trono della AFC. La squadra di Reid ha annichilito i Baltimore Ravens con un 37-20 fin troppo generoso per la squadra di Harbaugh. Un vero incubo per i Ravens e per Lamar Jackson (147 yard, 1 intercetto e 1 fumble), messo fuori partita da Steve Spagnuolo, rimasti in corsa fino a metà del secondo quarto quando i Chiefs, sfruttando un paio di errori degli avversari, hanno preso il largo. Intercetto, 3&out, turnover on downs sulle proprie 41 e fumble in quattro drive offensivi e per i Ravens. In pochi minuti il vantaggio iniziale di 7-3 si è trasformato facilmente in uno svantaggio 20-7. Brutta prestazione anche della difesa dei Ravens, falcidiata dagli infortuni, che non è riuscita a portare pressione a Mahomes (270 yard e 4 TD) tornato a splendere grazie anche alla buona vena dei suoi target Kelce, Worthy, Brown e Smith-Schuster. Decisiva, però, l’organizzazione difensiva dei Chiefs di Spagnuolo e soprattutto del trio di LB Bolton-Tranquill-Chenal, quest’ultimo eccezionale in spy su Jackson. I Chiefs con questa vittoria riprendono la loro marcia verso il primato di division mentre per i Ravens questo 1-3 di inizio stagione solleva qualche interrogativo di troppo.

Un’altra pazza prestazione per i Dallas Cowboys, in una stagione che già li ha visti vincere all’overtime contro i Giants. Questa volta è arrivato un incredibile pareggio a quota 40 contro i Green Bay Packers di Micah Parsons che tornava a Dallas dopo la clamorosa trade di fine agosto. Una partita bella e godibile con Dak Prescott (319 yard e 3 TD) e Jordan Love (337 e 3 TD) grandi protagonisti difesi da due eccellenti OL, ma anche due difese piuttosto in difficoltà soprattutto in pressione sui QB. I Packers hanno iniziato meglio la partita sfruttando la solida connection Love e Doubs (3 TD) ma, nel secondo quarto, una defensive PAT conversion dei Cowboys ha rilanciato i texani, grazie alla crescente intesa tra Prescott e Pickens (134 yard e 2 TD), che hanno rimontato il -13 iniziale portandosi addirittura in vantaggio 16-13. Nel secondo tempo le squadre si sono alternate al comando esaltando il pubblico con gli ultimi cinque minuti davvero pirotecnici con ben quattro segnature (3 TD e 1 FG) due nell’ultimo minuto. Pessima la gestione del drive finale dei Packers che, senza time-out, hanno rischiato di non poter nemmeno calciare il FG del pareggio, salvati per un secondo dalla buona sorte. Nell’overtime le due squadre si sono annullate anche se un clamoroso big play, con un lancio da 34 yard di Prescott sotto pressione per Tolbert, autore di una ricezione miracolosa, sembrava poter dare la vittoria ai Cowboys. Invece i Packers hanno limitato i danni ad un FG poi pareggiato da McManus per il 43 pari che consegna alle squadre un risultato inutile ad entrambe.

Brutta prestazione dei Bills, invece, in casa contro i New Orleans Saints. La vittoria 31-19 va ben oltre i meriti della squadra di McDermott che è apparsa svagata e poco concentrata in particolare in difesa. L’avvio di gara è stato entusiasmante con tre segnature nei primi tre drive, ma già dal secondo quarto la partita è completamente cambiata. La difesa dei Saints ha iniziato a portare pressione costante a Josh Allen (209 yard, 2 TD e 1 intercetto), chiudendo bene gli spazi anche in profondità, costringendolo a forzare le giocate. I conseguenti errori hanno prodotto per fortuna solamente un intercetto, peraltro non sfruttato dai Saints, ma in almeno altre tre occasioni i Bills hanno rischiato altri turnover. A sorprendere è stata l’incapacità della squadra di McDermott di contenere il running game dei Saints e, soprattutto, la mobilità di Spencer Rattler che fino ad inizio dell’ultimo quarto ha messo in crisi il reparto difensivo dei Bills portando la squadra fino a -2 a 9 minuti dal termine. Nella parte finale di gara Josh Allen e compagni hanno dato la zampata finale alla gara portando a casa una vittoria fondamentale senza tuttavia aver brillato.

Prima sconfitta stagionale per i Los Angeles Chargers battuti 21-18 dai New York Giants. Con il rookie QB Jaxon Dart, all’esordio assoluto in NFL, la squadra di Daboll ha condotto il match sin dall’inizio sfruttando alla perfezione l’efficacia del proprio running game con Skattebo (79 yard) e lo stesso Dart. I Chargers hanno sofferto enormemente la fisicità dei Giants e soprattutto l’OL è andata in estrema difficoltà sotto i colpi di Burns e Carter. Le difficoltà dell’OL si sono riflesse sulla prestazione di Herbert (203 yard, 1 TD e 2 intercetti), colpevole di un paio di gravi errori e praticamente sparito dal campo nel secondo tempo. Per i Giants una vittoria macchiata dal grave infortunio del WR Malik Nabers mentre per i Chargers un bagno di umiltà necessario per il prosieguo della stagione.

Continuano a vincere i Philadelphia Eagles (31-25), splendidi per metà partita e fin troppo distratti nella seconda parte. Contro i Buccaneers, la squadra di coach Sirianni ha dominato il campo nel primo tempo sfruttando soprattutto il lavoro di una difesa implacabile che ha concesso a Hurts (130 yard e 2 TD) e compagni una tranquilla gestione dei possessi. Nel secondo tempo, però, la difesa dei Buccaneers (2 sack, 11 tackle for loss, 3 QB hits e 5 passaggi deviati) ha chiuso ogni spazio agli avversari costringendoli a cinque 3&out e una safety in sette possessi con l’unico TD, peraltro decisivo, realizzato dopo un fumble di Irving. Peccato per i Buccaneers che, complice un grave errore di Mayfield nel finale, hanno perso la grande occasione di una rimonta storica, ma rimangono una delle squadre più ostiche da affrontare della NFC. La sensazione è che gli Eagles siano fin troppo consapevoli della propria forza e stiano giocando con il freno a mano tirato.

Vittoria importante e prestigiosa per i Los Angeles Rams contro gli imbattuti Indianapolis Colts, squadra che si conferma in grande forma nonostante una difesa che continua a non convincere. Partita in cui le due squadre si sono alternate al comando con i Colts che, dopo circa 30 muniti senza segnature, a nove minuti dalla fine si trovavano avanti 20-13. Nella parte finale di gara, però, è emersa la migliore qualità dei Rams con Stafford (375 yard e 3 TD) protagonista di un’altra grande prestazione insieme al solito Nacua (170 yard e 1 TD). Pesano sulla sconfitta dei Colts due gravi errori di Adonai Mitchell, prima un fumble mentre era lanciato verso il TD con conseguente Touchback e poi una holding che ha vanificato un magnifico TD run di Taylor. I Rams restano una delle squadre più insidiose in ottica playoff dell’intera NFC, grazie ad una difesa equilibrata e compatta in tutte le fasi ed un attacco che può vantare picchi di talento come poche squadre in NFL.

Qualche spunto dalle altre partite.

I Pittsburgh Steelers si sono aggiudicati la partita 24-21 contro i Vikings, il primo match NFL disputato a Dublino, e salgono in testa alla AFC North. Partita non entusiasmante in cui la difesa degli Steelers ha controllato il match fino a dieci minuti dalla fine. La partita si è accesa nei dieci minuti finali quando i Vikings, fino a quel punto inesistente in attacco, sono riusciti a colpire la difesa degli Steelers e rientrare fino a -3 con due minuti da giocare. Discutibile la gestione dell’ultimo drive degli Steelers incapaci di chiudere la partita conquistando un down e costretti a concedere a Wentz e compagni un’ultima occasione con ancora 54 secondi da giocare. Pur non convincendo gli Steelers portano a casa un’altra vittoria, ma c’è ancora tanto da migliore per la squadra di Tomlin.

Sconfitta pesante (34-27) per i Washington Commanders, ancora orfani di Jayden Daniels, in casa degli Atlanta Falcons. La squadra di coach Morris ha condotto la gara sin dall’inizio sfruttando la buona forma di un attacco che, oltre i 34 punti realizzati, ha guadagnato 435 yard e 24 primi down. In casa Commanders l’assenza di Daniels ha pesato molto, ma preoccupa il rendimento della OL in pass protection con Mariota troppo esposto alla pressione dell’ottimo front-seven dei Falcons. Prestazione convincente per Michael Penix (313 yard e 2 TD) e, soprattutto, per Bijan Robinson (75 run yard, 106 pass yard e 1 TD).

Nel Thursday Night i Seattle Seahawks hanno colto una importante vittoria 23-20 contro gli Arizona Cardinals. Come per gli Steelers, i Seahawks hanno dominato per larghi tratti la partita, sfruttando al meglio gli errori di un impreciso Kyle Murray (2 intercetti), ma hanno allentato la pressione un po' troppo presto facendosi rimontare 14 punti negli ultimi sei minuti. Un errore di Ryland al kick off e un passaggio da 28 yard di Darnold per Smith-Nijgba hanno consentito ai Seahawks di guadagnare in 28 secondi l’opportunità di vincere con un FG da 52 yard di Myers. Seahawks sicuramente in crescita, ma ancora poco convincenti nella gestione della partita mentre i Cardinals, ancora una volta, hanno messo in mostra tutto il bello ed il brutto del loro giovane roster.

✍️Danilo Fontana - L’intercetto.it
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