NFL: Inside the Playbook - Analisi Tattiche e Schemi di Gioco (Focus su Lions - Chiefs)
Il “Sunday Night” della Week 6 ci ha proposto lo scontro tra due delle squadre più importanti del panorama NFL.
Da una parte i padroni di casa, i Kansas City Chiefs, in cerca di certezze dopo un inizio di stagione altalenante mentre dall’altra i temibili Detroit Lions, i quali dopo la sconfitta iniziale contro i Green Bay Packers hanno immediatamente cambiato marcia stabilendo una continuità di 4 vittorie consecutive.
Due squadre egregiamente allenate: A. Reid ha portato i Chiefs al “Grande Ballo” in 5 delle ultime 6 occasioni mentre D. Campbell vanta 31 vittorie nelle ultime 39 partite per il miglior record della NFL in tal senso.
Domenica scorsa, ad essere osannato dal pubblico dell’Arrowhead è stato ancora una volta il coach dei Chiefs, che ha voluto specificatamente (е ci è riuscito) mettere sotto stress l’intero reparto dei Linebackers (LB) di Detroit.
Il Coordinatore della difesa (DC) dei Lions infatti, spesso fa affidamento ad un pacchetto LB “old school”, caratterizzato dalla presenza di un terzo “LB” a discapito di un “Nickelback” (NB).
Questa configurazione, detta “Base Formation” è stata proposta per il 53.4% degli snap difensivi, nettamente in disaccordo con la media NFL di Week 6, pari al 25.4%.
A. Reid, costretto da anni ad affrontare il famigerato “Two High Shell” (due Safety alte per far fronte ai pericolosi lanci lunghi del QB P. Mahomes) sa bene come trarre vantaggio da tutto ciò, contando su un T. Kelce a dir poco micidiale in ricezione nella zona “underneath” (indicativamente lo spazio che si estende dalla linea di scrimmage “LoS” alla linea dei “Linebacker”).
Nella seguente immagine, la difesa “rolla” da una situazione di “Two High Shell“ (Quarters) verso una copertura a tre sul profondo, abbassando la Safety (S) di sinistra, B. Branch (#32) verso la zona “Curl-flat” (C/F).
Dato che il “Tight-End” (TE) T. Kelce (#87) è schierato su questo lato del campo, il compito di Branch è anche quello di passare ad una copertura a uomo (man to man) nel caso in cui Kelce eseguisse una traccia “Seam” (traccia verticale che attacca lo spazio tra le zone difese dalla “S” e dal “CB”. [Immagine 1 sotto]
Invece, il #87 esegue una semplice “Curl”, esattamente nella zona da cui il “LB” A. Anzalone (#34) effettua il blitz, sfruttando così il fatto che il vicino “Hook-Curl defender” (H/C) non abbia il tempo necessario di rimediare coprendo la zona “C/F”.
Il guadagno viene amplificato dalla capacità dei ricevitori di Kansas City di generare spesso delle “Yards After Catch” (YAC).
Nella prossima azione, invece, l’attacco deve far fronte ad uno schema difensivo di “Split-Field Coverage”, in cui la difesa utilizza due coperture diverse nelle due porzioni di campo.
La versione Zone-Match della classica Cover 4 (Quarters) sulla “Boundary Side”tradizionale (metà di campo di larghezza inferiore in relazione al posizionamento della palla) e Cover 2 man nella metà opposta.
Nel linguaggio di un “DC” che pratica la “Split-Field Defense” però, può essere impropriamente assunta come “Field Side Quarters” (Passing Strength Side) la metà in cui insistono più ricevitori; nel caso specifico la zona di sinistra: [Immagine 2 sotto]
Nonostante i quattro difensori (due deep e due underneath) e nonostante lo spazio in cui si sviluppano le tracce sia relativamente contenuto, il duo Mahomes - Kelce (#87) riesce a guadagnare terreno, sfruttando il movimento post-snap di allargamento verso la zona “Flat” (Push) del “RB” I. Pacheco (#10).
Quest’ultimo riesce a “portarsi dietro” il “LB“ A. Anzalone (#34), con l’avvertenza che a questo punto, il “LB” J. Campbell (#46) dovrà prendersi in carico tutte le tracce corte del ricevitore in posizione 2 (#87).
La velocità di esecuzione è tale per cui Campbell (#46), complice anche la traccia che tende verso l’interno da parte di M. “Hollywood” Brown (#5) che inevitabilmente lo “distrae”, non riesce ad arrivare in tempo.
Infine, vale la pena citare l’efficacia della “Run-Pass-Option” (RPO), grazie alla quale i Chiefs riescono a far traballare ancora di più i “LB” dei Lions: [Immagine 3 sotto]
Con la difesa posizionata in una classica Cover 4 a zona (Cover 4 Country), il corpo dei “LB” sembra ancora più isolato. Il finto “hand-off” tra “RB” e “QB” fa abbassare la linea dei “LB”, il roll di Mahomes verso la zona con gli occhi puntati verso Brown (#5) è sufficiente a disorientare anche la secondaria: ne viene fuori un bellissimo lancio a completare la traccia “Dig” dello “Slot Receiver” J. Smith-Schuster (#9), proveniente dall’altro lato del campo.
Nelle prime cinque partite della stagione i Chiefs hanno totalizzato ben 341 yds su 37 tentativi di passaggio dalla “RPO”, collocandosi in prima posizione in questa particolare classifica.
Il discorso è diverso per quanto riguarda invece il nucleo difensivo dei padroni di casa, condotti da coach S. Spagnuolo, forse il Coordinatore Difensivo (DC) più indecifrabile della Lega, viste le sue capacità di adattarsi al game plan avversario durante la partita stessa.
Nonostante un running game piuttosto funzionale nella prima metà della partita, caratterizzato da un paio “big plays” da parte dei Lions, coach Spagnuolo e il suo staff hanno saputo invertite la rotta a partire dal terzo quarto, ridimensionando notevolmente i guadagni “via terra”, soprattutto nei confronti del “RB” J. Gibbs.
D’altronde, la sfida più importante per i campioni in carica della AFC è stata quella di limitare il running game di un avversario quasi indomabile in tal senso, forte di una media stagionale di 134.8 iarde guadagnate per partita (yds/G), per il sesto posto nella classifica dei migliori attacchi.
La sofferenza di Kansas City nelle prime 5 uscite stagionali, invece è certificata da un’eccessiva media di “rushing yards” concesse per ogni singola partita (123.4 yds/G), per il nono posto nella classifica delle peggiori squadre finora.
Al “12 Personnel” (1 RB+2 TE) tanto caro a coach D. Campbell, Spagnolo risponde con una “Front 7” di tipo 4-3, con la “Defensive Line” (DL) “traslata” verso il “TE” principale S. La Porta (#87) e il “LB” L. Chenal (#54) basso sulla “LoS” sul lato opposto: [Immagine 4 sotto]
Lo schema di bloccaggio ha l’obiettivo di aprire lo spazio tra il Centro “C” e la Guardia “RG” (A-gap) in cui far correre Gibbs (#0), bloccando al secondo livello N. Bolton (#32) e D. Tranquill (#23), rispettivamente con la Guardia di sinistra (LG) e il “TE” S. La Porta (#87): [Immagine 5 sotto]
Tranquill, prevedendo il movimento della “OL” riesce a distaccarsi in tempo da La Porta e a convergere nel “A-gap” (gap di sua responsabilità) limitando il guadagno di Gibbs a 5 yds.
Nell’esempio successivo, i due “TE” si schierano sullo stesso lato e la “DL” si dispone in modalità “Over” e cioè con il “DT” in “3 Technique” (allineato sulla spalla esterna della guardia) sul lato del/dei “TE”: [Immagine 6 sotto]
Il “LB” Chenal (#54), immaginando già la giocata e con un tempismo perfetto (parte in concomitanza allo snap) ruba il tempo a entrambi “LT” e “TE”, eludendo i potenziali blocchi e convergendo verso il centro della “OL”.
“A-gap” chiuso, per un guadagno di 2 yds da parte di Gibbs.
Nel caso di “13 Personnel”, i tre “TE”, B. Wright (#89), R. Dwelley (#82) e S. La Porta (#87), sono tutti schierati sulla destra del “RT” P. Sewell (#58): [Immagine 7 sotto]
Spagnuolo stavolta propone un “Front 4” di tipo “Under” (“DT” in “3 Technique” sul lato opposto del/dei “TE”), con il “LB” esterno Chenal (#54) basso sul lato forte.
I “LB” prevalgono sui “TE”: Bolton resiste al blocco di Wright negando la possibilità di passaggio attraverso il “C-gap”, costringendo quindi Gibbs ad attuare un piano B che punta verso l’esterno. Chenal ancora una volta chiude il gioco (complice la fretta di Dwelley di aiutare Wright) costringendo Gibbs ad un guadagno di 2 yds.
La lettura dei giochi e la reattività dei Linebackers di Kansas City ha senz’altro fatto la differenza limitando il miglior attacco della lega (per punti messi a segno) a soli 17 punti totali, facendo quindi venire meno il concetto di “Complementary Football” (contributo positivo di tutte e tre le fasi di gioco: Offense, Defense, Special Team) su cui si fonda la filosofia di gioco di coach Campbell.
✍️Boban Ratkushinoski per L’intercetto.it
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