NFL: Inside the Playbook - Analisi Tattiche e Schemi di Gioco (Come i Rams hanno fermato Darnold)

NFL

Sam Darnold è l’unico “Quarterback” nella storia della NFL ad aver raggiunto, in due stagioni consecutive, un “QBR” pari a 100 nelle sei delle prime nove partite.

Vediamo come i “Rams” sono riusciti a mettere in difficoltĂ  colui che risulta essere, almeno statisticamente (9 passaggi completati oltre le 40 iarde), il piĂą pericoloso dei “vertical downfield passers” dell’intera NFL.
Di importanza fondamentale per l’esito della partita, risulteranno essere i “Turnovers” commessi da Seattle, che hanno ulteriormente peggiorato la loro â€śTurnovers Ratio” (-4) delle prime 10 giornate.
I padroni di casa, invece, sotto questo punto di vista si presentano con un eccellente “+7”. 

Dalla configurazione “2 High” (2 Safety “S” alte), nella fase post-snap si passa ad una Cover 1 “Robber”;  ciò significa che le due “S” assumeranno un allineamento non piĂą orizzontale ma verticale, con il “Robber” (K. Kinchens #26) responsabile della zona “critica” centrale (Hole), collocata tra la zona “underneath” e la zona profonda “deep”. La caratteristica principale dello schema, ossia la marcatura a uomo su tutti e cinque i ricevitori viene conservata, con l’avvertenza che la “S” nell’area “Hole” viene impiegata in una marcatura a zona. [Immagine 1 sotto]

Gli occhi di Kinchens quindi sono puntati sul “QB” e la nuova posizione che ricopre gli permetterebbe di contrastare eventuali tracce intermedie capaci di “stirare” la difesa sia orizzontalmente (es. #Dig”) che verticalmente (es. “Curl” sopra le 10 iarde).
Nel caso specifico, è il “Wide Receiver” (WR) C. Kupp (#10) ad eseguire la “Curl”, mediante un percorso che si assesta sulle 12 iarde dalla “LoS”. Il “Cornerback” (CB) C. Durant (#14) riesce a mantenere la marcatura a uomo consentendo a Kinchens il raddoppio dal basso per il primo intercetto della partita.  

Con riferimento al secondo intercetto, Shula predispone una classica Cover 4, in cui Durant (#14) stavolta è responsabile del quarto di campo esterno e in profondità. La lettura di quest’ultimo sia nei confronti del “WR” J. Smith-Njigba (#11) che del “QB” è fondamentale per l’anticipo e quindi per il “pick”, ma forse non sarebbe stata sufficiente senza la pressione della “Defensive Line” (DL). [Immagine 2 sotto]

Infatti, lo “Stunt” eseguito dal “front-4” dei Rams (scambio di responsabilità nel “pass-rush” in relazione ai gap assegnati inizialmente) permette all’ “Edge” B. Young (#0) di penetrare tranquillamente attraverso il “weak Gap-A”, influenzando le scelte ed il tempismo di lancio di S. Darnold.
Los Angeles ha ricorso a questo tipo di “Pass-rush” per il 31.9% degli snap difensivi (15% oltre la media NFL in “Week 11”).

Nelle battute finali del terzo quarto, la difesa di L.A. si dispone secondo uno schema di copertura “Split-Field”.
Nella porzione di campo contraddistinta da un’area di gioco più grande (Field) i difensori sono quattro, disposti secondo un quadrilatero che si basa su una difesa “Quarters”.
Nella porzione adiacente (Boundary), in cui lo spazio di azione dell’attacco è più contenuto, i tre difensori formano un triangolo, basandosi su una copertura di tipo “Cover 2”. [Immagine 3 sotto]

Rispetto alla più tradizionale “Cover 6” (Cover 4 + Cover 2), lo schema di Shula contiene anche dei principi di “zone-matching” ovvero, delle regole che permettono al “back-7” di passare da una marcatura a zona pura ad una marcatura a uomo, nel caso in cui le tracce da difendere lo richiedano.
In quest’ottica, con riferimento al “Boundary Side” in cui viene adottata una versione “zone-match” della “Cover 2” (a livello collegiale conosciuta come “Palms” o “2-Read”), il “CB” dovrà leggere anche il percorso intrapreso dal ricevitore in “pos. 2”: se quest’ultimo tende alla zona “Flat” (out route) allora la sua marcatura diventerà “man to man” sullo “Slot”. In caso contrario, dovrà “matchare” il ricevitore in “pos. 1” anche su eventuali tracce verticali, derogando al principio base della classica “Cover 2” (zona) secondo cui il “CB” è puramente un “flat defender”.
Questo tipo di schema quindi, grazie alle regole che lo governano appartiene “de facto” alla famiglia delle difese “Quarters”, garantendo la copertura di tutte le possibili tracce “verticali” sulla porzioni di campo considerata.
Nella fattispecie, la “S” non dovendo preoccuparsi del “WR” esterno, è in grado di impostare il cosiddetto “Bracket” assieme al “LB” collocato nella zona “Hook/Curl” (H/C). Si tratta di una marcatura 2vs1 in quanto il “LB”, in caso di traccia verticale da parte dello “Slot”, deve “matchare” l’avversario nella sua zona di competenza ed “accompagnarlo” successivamente alla “S”. Quest’ultima infatti, ha tutto il tempo di leggere le intenzioni del “QB” per intercettare il pallone, giocando d’anticipo.

Una versione più aggressiva dello schema precedente viene illustrata nell’immagine che segue e che riguarda l’azione dell’ultimo intercetto. La filosofia “Match Quarters” su base “Cover 2” viene impostata anche sul “Field Side” allo scopo di aumentare la pressione sul “QB” mediante un “Blitz”.
Il rischio che la difesa corre in questi casi è la perdita di un “underneath player”, lasciando completamente libero il ricevitore in pos. 3 (tipicamente il “Running Back“ - RB) contando sul fatto che esso rimanga in “Pass protection” proprio a causa della pressione supplementare. [Immagine 4 sotto]

Nel caso concreto, il “Blitz” arriva lateralmente per mano della “S” Kinchens (#26), la quale “impegna” effettivamente il “RB” K. Walker III (#9) consentendo alla difesa di mantenere la superiorità numerica (+1) nei confronti dell’attacco, sia sul lato “Field” che sul lato “Boundary”.
Il “Tight End” (TE) rookie E. Arroyo (#18), dopo un “Chip block” sul “blitzer”,  adotta una “out route” verso la zona “flat”; a questo punto, il “CB” D. Williams (#31), entra in modalitĂ  “man to man” e segue il “TE” anche nella suo successivo percorso a rientrare verso la zona interna “H/C”.
Lo “Stunt” della “DL” funziona anche stavolta: il “Free rusher” P. Ford (#95) costringe Darnold ad uscire dalla “comfort zone” per evitare il “Sack” e quindi di liberarsi del pallone scaricandolo su Arroyo. Nel momento del rilascio però, le condizioni di precario equilibrio vengono ulteriormente amplificate dal colpo che il “QB” subisce da parte di Kinchens, una volta liberatosi dal blocco di Walker.
Il lancio che ne viene fuori favorisce l’intercetto di Williams, il quale, contando sul supporto “dall’alto” del “LB” nella zona “H/C”, può anticipare la traccia e raccogliere l’ovale.

Nonostante il massiccio utilizzo della “Cover 3” fino a questo punto della stagione (circa il 40% degli snap difensivi, 5% oltre la media NFL), in “Week 11” la difesa “Losangelina” stravince la battaglia dei “Turnovers” grazie agli schemi “non convenzionali” come la “Cover 1” (17.3%, 5% sotto la media della NFL in “Week 11”) e la “Cover 4/Quarters” (12.4%, 2% oltre la media NFL in “Week 11”).
Il “Dime package” (6 “Defensive Backs” in campo), schierato nel 30.9% delle azioni difensive (22.3% oltre la media NFL in “Week 11”, per il primo posto per distacco) è sicuramente uno dei punti di forza che permette ai “Rams” di avere quel tocco di versatilità che li rende imprevedibili.

✍️Boban Ratkushinoski per L’intercetto.it
[100% Human-made content]

Avanti
Avanti

The Game - La Storica RivalitĂ  tra Harvard e Yale