College Football: Il Meglio di Week 6 (Recap e Considerazioni)

Una Week 6 dagli esiti contrastanti, con conferme come Alabama e Miami e clamorose disfatte come per Texas e Penn State. La stagione però è ancora lunga e tutto questo equilibrio potrà portare altri scossoni in futuro. Intanto però ecco il racconto di questa Week.

Alabama (10) voleva vendicarsi di Vanderbilt (16) per la sconfitta clamorosa dello scorso anno e non ha deluso i suoi fan. Al di là del punteggio 30 a 14 per i Crimson Tide, la prestazione dei padroni di casa è stata eccellente, con un secondo tempo in cui hanno saputo lasciare a zero l’attacco dei Commodores.
Prestazione deludente per Pavia che alla fine chiude con 1 TD Pass, sole 198 yard lanciate e 58 corse di cui l’unico sussulto arriva con una run di 36 yard. Pesanti, sia sulla sua prova che sul risultato finale, sono stati i 2 turnover commessi, entrambi in redzone, di cui 1 fumble e 1 intercetto.
Alabama era partita lenta e l’intercetto iniziale di Ty Simpson ha evocato cattivi ricordi, ma il QB dei Tide è uscito alla distanza sfornando l’ennesima ottima prova della stagione. Sarà che nutro grandi aspettative su questo ragazzo, ma il QB Simpson sta crescendo sempre più e sta risultando un faro per l’attacco di Alabama. Sabato Ty ha lanciato per 340 yard e aggiunto 2 TD Pass al suo score stagionale, che lo vede a quota 1478 yard lanciate, 13 TD Pass (in 5 partite) e 1 solo intercetto lanciato per l’appunto contro Vanderbilt nel primo quarto.
La partita è stata equilibrata per i primi 2 quarti, ma poi una volta fermato l’attacco di Vanderbilt il match ha preso la direzione di Alabama abbastanza agevolmente.
Eccezion fatta per la sconfitta, ad inizio stagione, contro Florida State (peraltro ininfluente ai fini della Conference) Alabama sta tornando ad essere una temibile contender in questa stagione. Il calendario resta difficile, come per quasi tutte le Università della SEC, ma le recenti buone prove difensive e il costante apporto del QB Simpson, pongono i Tide come una vera candidata al titolo di Conference.
Per Vanderbilt una doccia fredda che li fa tornare con i piedi per terra dopo il record iniziale di 5-0. Certamente sono un’ottima squadra, ma ancora lontana dal poter primeggiare nella SEC. Pavia, forse, ieri ha peccato di eccessiva sicurezza, il suo carattere sempre aggressivo va bene, ma deve anche capire che vincere contro università di questa portata è più un’eccezione che una regola.

Texas (9) si conferma la delusione di quest’inizio di stagione. La sconfitta per 29 a 21 contro Florida fa riflettere su quanto insensate fossero le attese sui Longhorns alla vigilia di questo 2025. Arch Manning dal canto suo non fa che accrescere tutti i dubbi, già più volte da me espressi, sul suo vero potenziale. Nessuno potrà togliermi dalla testa che senza il pesante nome, che porta sulle spalle, non sarebbe considerato nemmeno uno dei migliori 10 QB di questa stagione. Lanciare appena il 50% di completi e altri 2 intercetti (siamo a 5 in stagione) forse dovrebbe far abbassare la cresta al nipote di Eli e Peyton. In questi anni da backup di Quin Ewers invece di migliorare è sembrato diventare solo più arrogante, come visto anche nel match contro Sam Houston.
Sabato prossimo se la dovrà vedere contro la difesa strepitosa di Oklahoma e prevedo un’ennesima prestazione deludente. Posso anche sbagliarmi, ma di questo passo il futuro di Arch sta passando da un ipotetica prima scelta assoluta a dover sperare che gli Zii riescano a farlo entrare nel primo giro, del Draft 2027 (perché nel 2026 non ha certo nessuna speranza di essere scelto tra i primi 32).
Florida, finalmente, torna a risplendere e vincere una partita prestigiosa, interrompendo la striscia di 3 sconfitte consecutive (USF, LSU e Miami). Successo che è arrivato soprattutto grazie all’ottima difesa che ha saputo mettere a segno ben 6 sack e 7 TFL oltre a 2 intercetti. DJ Lagway è si in ripresa, ma non ancora quel QB in grado di primeggiare in questa stagione di College Football.
Giusto una considerazione sull’HC Steve Sarkisian che adesso nel Red River, contro Oklahoma, inizia a giocarsi anche il posto, a mio avviso. Perché partire come numero 1 della Nazione ed aver già incassato 2 pesanti sconfitte lo pone tra i maggiori accusati al banco degli imputati.

Se Texas piange, non sorride di certo Penn State (7) che viene battuta, a sorpresa, da UCLA che aveva un record di 0-4, per 42 a 37. Il record in Big Ten di 0-2 adesso pone seri dubbi sulla possibilità dei Nittany Lions di arrivare, non solo al Championship della Conference, ma anche riuscire ad entrare nei 12 posti per i playoff.
Era dal 2021 che Penn State non subiva 2 sconfitte consecutive, e a rimarcare la portata della vittoria di UCLA va sottolineato che era dal 1985 che una squadra con un record di 0-4 o peggiore non batteva una Top 10 del ranking.
Finalmente si è rivisto il talento del QB Nico Iamaleava, che seppur non abbia gradito il suo trasferimento da Tennessee, resta uno dei migliori talenti nel panorama Collegiale. Per Iamaleava 5 TD totali, di cui 3 su corsa. Con quasi più yard corse (128) che yard lanciate (166).
Per Penn State resta di buono la rimonta non riuscita che li ha visti recuperare (quasi) dal 7-30 di inizio 3° quarto al 37-42 finale.

Termina la striscia di imbattibilità di Iowa State (14) che si ferma contro una splendida Cincinnati per 38 a 30. Va detto, come letto in vari gruppi dei Cyclones Fan, che il gran numero di infortunati (almeno 12), soprattutto in difesa e OL, ha giocato un ruolo fondamentale nel destino di questa partita. In più l’assenza del Kicker e stella dei Cyclones Kyle Konrardy ha costretto l’Head Coach Campbell a dover giocare più volte i quarti down nonostante una buona posizione per provare i 3 punti.
Peccato per i Cyclones che questi infortuni siano arrivati in una sfida di Conference che li porta sul 2-1 in Big 12.
Resta comunque positiva la prova del QB di Iowa State, Rocco Becht, con 4 TD di cui 2 su corsa. Pesante colpo quello rimediato da Becht e per il quale l’avversario è stato espulso per un evidente e pericoloso Targeting.
Comunque i Cyclones hanno cercato fino alla fine di ricucire uno svantaggio di ben 17 punti che si era creato dopo il primo quarto.

Le altre in breve…

Virginia (24) conferma l’ottimo momento di forma e si porta sul 3-0 in ACC battendo all’overtime ed in trasferta Louisville per 30 a 27. Ottima la prova della difesa dei Cavaliers che ha messo a referto ben 5 sack, ma che non è riuscita a contenere un ottimo Chris Bell, WR che ha chiuso con 120 yard, 12 ricezioni e 2 TD.

Oklahoma (5) nonostante l’assenza del QB titolare John Mateer non lascia scampo ai poveri ragazzi di Kent State con uno shutout di 44 a 0. Buona prova del QB Backup Michael Hawkins Jr., autore di 4 TD di cui uno su corsa. Certo che per la sfida del Red River ci sarà bisogno del ritorno di John Mateer per continuare l’ottimo periodo dei Sooners, anche se l’ipotesi di un suo recupero dopo l’operazione alla mano di 2 settimane fa sembra tutt’altro che probabile.

Dopo la bella prestazione e la quasi vittoria di Mississippi State contro Tennessee, di settimana scorsa, i Bulldogs avevano l’opportunità di fare un altro scherzetto, questa volta a Texas A&M (6). La partita però è stata a senso unico con il netto dominio per 31 a 9 degli Aggies. Intanto Texas A&M si porta sul 2-0 nella SEC, sperando che quest’anno non arrivino allo stesso finale del 2024 quando gettarono al vento l’opportunità di arrivare al Championship della Conference.

Vittoria all’ultimo secondo per Baylor che batte per 35 a 34 Kansas State, grazie al Field Goal a 31 secondi e anche al calcio da 56 yard di Kansas State bloccato dallo Special Team dei Bears a 2 secondi dal termine.

Vittorie facili per Ohio State (1) (42 a 3 su Minnesota), Notre Dame (21) (28 a 7 su Boise State), Georgia (12), Michigan (20) e Texas Tech (11).

✍️Fabio Bertini - L’intercetto.it
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