College Football: Top e Flop di Week 8
TOP (Power 4)
Alabama: I Crimson Tide si confermano una delle migliori squadre del panorama collegiale. Dopo la sconfitta in week 1 contro Florida State in pochi si aspettavano un cambio di passo così importante di Alabama. 6 vittorie consecutive, ma soprattutto le ultime 4 contro Georgia, Vanderbilt, Missouri e Tennessee, tutte nel ranking e tutte avversarie di Conference.
Va dato merito a Kalen DeBoer di aver saputo rimettere in carreggiata i Tide e demerito a me di non averci creduto.
Gunner Stockton: Il QB di Georgia merita di essere tra i vincitori della settimana per il suo contributo nella vittoria contro Ole Miss.
5 TD di cui 1 su corsa, oltre ad un’eccellente 26 su 31 per 289 yard e anche 59 yard su corsa.
Non sarà il miglior QB di questa stagione di CFB, ma sabato ha fatto cose eccezionali che meritano di essere sottolineate.
Spero, per lui, di vedere altre prestazioni di questo livello anche contro pass rush più incisive.
Difesa di Minnesota: Più nello specifico voglio premiare il trio composto da Karter Menz, Anthony Smith e Jaxon Howard, che hanno messo assieme qualcosa come 7 Sack e altrettanti TFL. Il successo dei Golden Gophers è passato soprattutto attraverso la costante pressione difensiva che ha neutralizzato ogni velleità dei Cornhuskers di Raiola e co.
Se consideriamo che l’unica sconfitta in Big Ten è stata subita contro Ohio State per adesso il loro cammino in Conference è molto positivo.
TOP (Group of 5 + FCS)
Dylan Riley e Boise State Broncos: La sfida contro l’imbattuta UNLV era di quelle da non poter sbagliare per continuare a competere per il titolo della Mountain West e rincorrere l’accesso al CFP per il secondo anno consecutivo. I Broncos hanno avuto l’atteggiamento della grande squadra controllando il match sin dall’inizio grazie ad un attacco multidimensionale in cui il RB Dylan Riley (201 yard e 1 TD) riesce ad essere inarrestabile. Partita in equilibrio fino alla fine del primo tempo, poi, nel secondo tempo, la difesa dei Broncos ha dominato il campo e Madsen e compagni hanno preso il largo con 28 punti consecutivi portando a casa una vittoria fondamentale per 56-31.
Jacksonville State Gamecocks: Una partita quasi perfetta per imporre la propria supremazia sulla Conference USA. I Gamecocks hanno vinto con autorità contro la matricola Delaware dominando la partita sin dall’inizio grazie ad una difesa asfissiante che, con due turnover, tra cui un fumble riportato in TD da Caleb Nix, ha subito scavato un solco tra le due squadre. L’offense di Jacks State, infatti, ha dovuto fare il compitino e limitarsi a sfruttare la giornata fenomenale del RB Cook (117 yard e 3 TD) per chiudere la gara già nel finale di terzo quarto con un rassicurante 35-6. Unica nota negativa gli ultimi 18 minuti di gioco giocati con troppa superficialità che hanno permesso a Delaware, trascinata da un eccellente Minicucci (422 yard e 1 TD) di arrivare ad un passo da una storica rimonta.
Alonza Barnett III: La sfida tra Monarchs e Dukes era preannunciata come il grande confronto tra l’offense straripante di Old Dominion e la difesa aggressiva e compatta di James Madison, invece è stato lo show personale di Barnett (295 pass yard, 153 run yard e 6 TD). Una prestazione spettacolare che ha permesso ai Dukes di rimanere in partita nel primo tempo, in cui la difesa sembrava incapace di arginare l’offense dei Monarchs, e vincerla nel secondo tempo (63-27) con una supremazia totale da entrambi i lati del campo (35-0 nel parziale). In particolare nel secondo tempo Barnett ha gestito l’offense da leader controllando il possesso e colpendo ripetutamente la difesa avversaria con le sue corse, per tre volte finite in TD. I Dukes comandano la Sun Belt e in questo Barnett sembrano inarrestabili.
FLOP (Power 4)
Carson Beck: Non poteva che essere lui la prima delusione di questa week. 4 intercetti che hanno di fatto decretato la clamorosa sconfitta di Miami contro Louisville. Gli Hurricanes, che erano la numero 2 della Nazione, si ritrovano di colpo a non avere nemmeno più il controllo della Conference. Carson Beck si conferma un QB che, oltre al talento, ha anche il grande difetto di imbattersi in prestazioni orribili come quella di sabato. Troppo imprevedibile il suo rendimento e questo non è certamente positivo per il suo futuro, né per le sorti di Miami.
4° Quarto di Ole Miss: La prova dei Rebels contro Georgia era stata ottima fino all’ultimo quarto. Entrare negli ultimi 15 minuti di gioco in vantaggio per 35 a 26 in casa dei Bulldogs non è cosa da tutti, ma poi chiudere il parziale con 13 yard conquistate e zero punti demolisce tutto quello che di buono erano riusciti a fare.
La stagione non è ancora compromessa, ma già sabato prossimo sono chiamati ad una difficile prova contro Oklahoma.
Nebraska: I Cornhuskers non hanno fatto nemmeno in tempo ad affacciarsi nella Top 25 che subiscono una netta sconfitta per 24 a 6 contro Minnesota. L’attacco di Nebraska è stato in balia della difesa avversaria per tutto l’incontro finendo senza Touchdown e producendo poco più di 200 yard tra passing e running game, con quest’ultimo fermo a 36 yard. Per il QB Raiola giornata da incubo con ben 9 sack subiti.
FLOP (Group of 5 + FCS)
Memphis Tigers: Una prestazione imbarazzante per la grande candidata alla vittoria della AAC e, ormai ex, AP Top25. I Tigers tornano dalla trasferta in casa degli UAB Blazers, alla prima con coach Mortensen dopo l’esonero di Trent Dilfer, con una inaspettata sconfitta 31-24, al termine di una gara in cui hanno subito il predominio degli avversari per quasi tutta la gara. Una gara in cui in casa Memphis non ha funzionato nulla, ad iniziare dalla run defense incapace di contenere il running game dei Blazers (219 yard concesse) e responsabile della giocata che ha spaccato la gara ovvero il TD run da 81 yard di Solomon Beebe ad inizio terzo quarto. Con il QB starter Lewis uscito per infortunio ad inizio terzo quarto, sostituito dal freshman Hill, i Tigers, in svantaggio 31-17, hanno tentato una reazione di orgoglio negli ultimi minuti ma, dopo il TD di Ross, hanno sprecato la loro ultima occasione a poche yard dal pareggio con una gestione scandalosa del cronometro e tre gravi penalità (due false start e un delay of game). Una giornata storica perché i Blazers non battevano un Top25 da quarant’anni.
Western Kentucky Hilltoppers: McIvor e compagni sembravano lanciati verso un tranquillo percorso con direzione Championship, invece, in quello che doveva essere un agevole turno casalingo, gli Hilltoppers hanno rimediato una brutta sconfitta per 25-6 contro Florida International. Una gara iniziata male, con un brutto intercetto di McIvor nel primo drive offensivo, e proseguita peggio, con un attacco che non è mai riuscito ad entrare in partita e sfruttare il lavoro della difesa che, invece, ha tenuto la squadra in partita fino alla fine del terzo quarto. Pessima la prestazione di McIvor, leader della squadra, che con tre intercetti (due di Jessiah McGrew) ha condannato i suoi compagni ad una pesante sconfitta.
Illinois State RedBirds: Una sconfitta sorprendente per i RedBirds, squadra nella Top10 del ranking FCS, nell’impegno casalingo contro la meno blasonata Youngstown State Penguins. Una partita che, seppur con qualche difficoltà difensiva, in particolare contro le corse (233 delle 561 yard concesse), i RedBirds sembravano in grado di vincere grazie alla buona giornata del QB Rittenhouse (5 TD), che aveva trascinato la squadra sino al 28-19 di fine terzo quarto. Invece, nell’ultimo quarto i RedBirds sono crollati investiti dall’uragano Brungard (328 pass yard, 200 run yard e 5 TD), complice anche uno dei pochi errori di Rittenhouse della partita. In svantaggio di dodici punti, Illinois State ha tentato una rimonta d’orgoglio infranta contro il muro difensivo dei Penguins che hanno portato a casa un’importante vittoria per 40-35. Grave sconfitta per i ReBirds che rischiano di aver compromesso la loro strada verso i playoff.
✍️Fabio Bertini (P4) e Danilo Fontana (G5+FCS) - L’intercetto.it
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