College Football: Top e Flop di Week 13

TOP (Power 4)
Diego Pavia:
Lo metto tra i migliori di Week 13 sia per i numeri fatti contro Kentucky sia, soprattutto, per rendergli omaggio per queste 2 stagioni straordinarie fatte con Vanderbilt. Sabato ha chiuso con 484 yard lanciate, 5 TD Pass, 48 yard e 1 TD su corsa. Come detto è anche un TOP per i suoi anni di College Football che quindi voglio riproporre qui. Ad oggi (dopo week 13) ha messo a segno tra New Mexico State e Vanderbilt ben 85 TD su passaggio a fronte di 25 intercetti e 29 TD su corsa. Siamo ad un passo dalle 10.000 (9.640) yard lanciate e quasi 3.000 (2.897) corse. La partita simbolo di Diego Pavia è certamente la vittoria nel 2024, per 40 a 35, su Alabama che era la numero 1 della Nazione.

La difesa di Oklahoma: I Sooners restando ancora in piena corsa per i playoff grazie alla loro difesa, che anche contro Missouri ha sfornato una prestazione magistrale. Contro i Tigers hanno tenuto Ahmad Hardy, uno dei migliori RB di questa stagione, ad appena 57 yard in 17 portate. Oltre a 2 intercetti e ad aver concesso solo 6 punti all’attacco di Missouri. Da sottolineare che in stagione hanno subito solo 75 punti nei primi tempi nelle 11 partite giocate. Il più basso numero tra le squadre della SEC.

Oregon: La vittoria dei Ducks contro USC non era affatto scontata e poteva rappresentare il passo falso decisivo per le loro sorti stagionali, ed invece sono stati concreti in attacco andando con continuitĂ  a segno e creando il gap nel punteggio nel momento decisivo del match. Adesso per Oregon non resta che battere Washington e sperare in un upset di Michigan su Ohio State, che appare meno improbabile di quanto lo fosse durante la stagione.

TOP (Group of 5 + FCS)
Drew Mestemaker:
Altra prestazione pazzesca per il QB dei Mean Green, assoluto protagonista di questa stagione. Mestemaker ha dimostrato ancora una volta di essere il miglior QB attualmente nella AAC guidando North Texas con 469 yard e 4 TD contro Rice, sfruttando la perfetta connection con Wyatt Young (295 yard e 2 TD). Una partita in cui i Mean Green si sono ritrovati sotto 14-0 ma, trascinati dal talento del loro QB, sono riusciti a ribaltarla giĂ  a fine primo tempo portandosi su un comodo 28-14 per poi chiudere con un netto 56-24. Un dominio totale per North Texas che si avvicina a grandi passi al Championship Game.

James Madison Dukes: Decima vittoria stagionale per i Dukes che hanno trovato la forza di battere l’avversario di maggior blasone del loro calendario, i Washington State Cougars. Una vittoria (24-20) fatta di grande intensità difensiva e, soprattutto, di tenacia e determinazione. Passati in svantaggio a fine secondo quarto, i Dukes hanno dovuto rincorrere i Cougars in un secondo tempo in cui hanno sofferto la prestazione poco convincente del QB Barnett. Nel momento di maggiore difficoltà però hanno trovato la giocata della partita con il TD run da 58 yard di Wayne Knight, un TD che regala ai Dukes una vittoria di prestigio e li avvicina ad un incredibile posto nel CFP.

Anthony Colandrea: UNLV è ancora in corsa per il Championship della Mountain West e il merito è, per gran parte, del QB Colandrea. Con una prestazione (253 yard, 21/26 e 3 TD) ai limiti della perfezione, il Junior dei Rebels ha incantato l’Allegiant Stadium di Las Vegas e regalato ai Rebels una vittoria fondamentale contro Hawaii. L’attacco dei Rebels ha prodotto 470 yard e controllato con grande sicurezza il gioco tenendo il possesso per oltre 35 minuti, sfruttando alla perfezione l’eccellente prestazione del reparto difensivo. La strada per il Championship è ancora difficile ma con questo Colandrea i Rebels possono ancora sperare.

FLOP (Power 4)
Bill Belichick:
L’ho tenuto fuori dai flop tutta la stagione, nonostante di sconfitte pesanti ne avesse subite. L’ho fatto principalmente per il rispetto ed ammirazione per l’Head Coach che è stato. Detto questo però, nonostante gli abbia concesso la prima stagione di “apprendistato”, più per i giocatori nei suoi confronti, è indubbio che tirando le somme sia stato un anno negativo per Belichick. Il record parla di 4 vittorie e 7 sconfitte, ovvero non potrà arrivare all’eleggibilità per un Bowl (servono almeno 6 vittorie in stagione). Questo penso che fosse l’obiettivo minimo della prima stagione di Bill Belichick a North Carolina. Ci sarà una seconda stagione? Spero di sì, perché non merita di uscire di scena in questo modo e credo che, se riuscirà a portare ai suoi ragazzi anche solo una parte del suo sapere, potrà dare un cambio netto al 2026 dei Tar Hells.

Georgia Tech: La caduta degli Yellow Jackets in questo finale di stagione è veramente un peccato. Dispiace per Hynes King e per la filosofia di gioco che poche altre squadre oltre a Georgia Tech sanno produrre.
Detto questo, dopo una stagione quasi da incorniciare, con lo scalpo di Clemson, è inconcepibile aver perso contro NC State e in casa contro un avversaria diretta come Pittsburgh.

Missouri: I Tigers dopo un buon inizio di stagione erano quasi riusciti a battere Alabama, quando i Tide erano al massimo della loro forma, ma nella seconda parte di stagione, complice anche l’assenza del QB Beau Pribula, sono andati a perdere troppe partite di Conference in modo netto. Sicuramente un passo indietro importante rispetto al 2024.

FLOP (Group of 5 + FCS)
Jacksonville State Gamecocks:
Una settimana dopo essere entrati nei top, i Gamecocks cadono tra i Flop. Nella partita più semplice del loro calendario di fine stagione, i Gamecocks hanno trovato un’inaspettata sconfitta contro Florida International al termine di una partita che hanno condotto con sicurezza sino a metà del terzo quarto. Negli ultimi 22 minuti di gara, però, Jacksonville State è uscita dal campo ed ha regalato ai Panthers una vittoria che, forse, nemmeno loro speravano di ottenere. Due soli primi down chiusi e due turnover hanno permesso a Florida International di rientrare in partita, occasione sfruttata comunque con grande fatica dai Panthers grazie ad un’altra prestazione superlativa della difesa dei Gamecocks. Sconfitta pesante per Jacksonville State che rimette in discussione la qualificazione al Championship.

Montana Grizzlies e Harvard Crimson: Imbattute ed in testa alle rispettive Conference, Grizzlies e Crimson in week 13 erano attese dalle sfide contro le grandi rivali Montana State Bobcats e Yale Bulldogs, ultima grande fatica di una regular season eccellente. Tuttavia questa ultima week della regular season di FCS ha regalato alle due squadre due brutte sconfitte che, oltre a privarle dell’imbattibilità, ha consegnato alle “odiate” rivali la vittoria delle rispettive conference. I Crimson sono stati dominati dai Bulldogs che hanno sfruttato il fattore campo chiudendo i giochi già a metà terzo quarto (38-14), grazie ad una grande prestazione di Dante Reno (273 yard e 3 TD). I Grizzlies, invece, hanno lottato con grande tenacia e sembravano in controllo del match, ma il pick six di Dowler a fine terzo quarto, seguito dal FG sbagliato da Morrison e dal successivo TD di Lamson hanno ribaltato il match e regalato la Big Sky ai Bobcats. Per fortuna entrambe avranno la possibilità di riscattare la grande delusione nei playoff FCS.

Fresno State Bulldogs: Tornano tra i Flop i Fresno State Bulldogs che, con la sconfitta di week 13 contro Utah State, hanno definitivamente perso la speranza di raggiungere il Championship della Mountain West. I Bulldogs, dopo la vittoria con Boise State, sembravano aver trovato finalmente gli equilibri giusti per affrontare il finale di stagione e tornare al Championship Game, invece nel momento decisivo della stagione si sono nuovamente smarriti. Dopo un buon primo tempo chiuso in vantaggio 17-7, i Bulldogs sono spariti bel secondo tempo subendo la rimonta degli Aggies che hanno segnato 21 punti dominando con il running game (227 yard) e con la difesa che ha concesso un solo primi down agli avversari. Fresno State saluta la lotta al Championship, una grande occasione sprecata da un roster di grande talento. 

✍️Fabio Bertini (P4) e Danilo Fontana (G5+FCS) - L’intercetto.it
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