College Football: Preview - Le Partite da Vedere di Week 12

Mancano 15 giorni ai Championship Game e la maggior parte delle squadre che stanno lottando per un posto ai playoff deve giocarsi le proprie ultime carte e sperare di avere una possibilità di conquistare il titolo nazionale all’Hard Rock Stadium di Miami.
Il weekend appena concluso ha portato un altro scossone nelle ultime posizioni del tabellone, con BYU costretta a vincere il Championship Game contro Texas Tech, dopo la pesante sconfitta subita nell’ultima partita in quel di Lubbock. Da segnalare invece il ritorno di USF come miglior università del Group of 5.

Texas (10) (7-2) @ Georgia (5) (8-1)
Se neanche sette giorni fa Texas risultava essere il first team out per la lotta al titolo, la sconfitta di BYU ha riaperto le speranze per il futuro dei Longhorns, che tornano in campo dopo la loro bye week per affrontare Georgia.

Per i ragazzi di Steve Sarkisian questo secondo anno nella SEC è stato tutt’altro che facile, con un attacco che ha faticato a trovare lo stesso ritmo della scorsa stagione e un’enorme pressione mediatica sulla squadra e su Arch Manning.
Dopo un inizio di stagione non molto convincente il nipote di Eli e Peyton ha sfornato una grande performance contro Vanderbilt, con 328 yard lanciate e 3 touchdown. Il dato più interessante è il numero di yard corse, solo 4, segno che da inizio anno Arch ha lavorato sulla propria pocket presence e sulla precisione del proprio braccio.
Ovviamente una partita non è sufficiente per capire se ci sia stato effettivamente un cambiamento nel modo di giocare di Arch però, se questo tipo di performance verrà ripetuto anche contro Georgia, potremmo trovarci di fronte a un’interessante evoluzione del ragazzo (che avrebbe comunque bisogno di un altro anno di esperienza prima di fare il salto in NFL).
Quello che conterà sarà l’apporto della difesa che, nonostante conceda 314 yard di media agli avversari, si rivela una delle più efficaci in redzone, con solo 16 punti e mezzo concessi.

Georgia si prepara ad ospitare i Longhorns (contro i quali ha un record di 2-0, grazie alle vittorie in regular season e nel Championship Game dello scorso anno) sulla scia della vittoria ottenuta contro Mississippi State.
Questa contro Texas rappresenta sulla carta l’ultima partita difficile dei Bulldogs (anche se non bisogna sottovalutare Georgia Tech che attende come sempre i Dawgs a chiusura della stagione). Per Georgia si tratta quindi dell’ultima fatica per garantirsi, in caso di vittoria, la certezza quasi matematica di un posto playoff.
In caso di sconfitta invece, lo scenario cambierebbe notevolmente, perché i Bulldogs si ritroverebbero 8-2, lo stesso eventuale record di Texas, e questa eventualità aumenterebbe il rischio di ritrovarsi fuori dalla lotta playoff.
Per questo Coach Kirby Smart dovrà sperare che Gunner Stockton riesca a mantenere le sue finora ottime medie (quasi 230 yard lanciate a partita e 37 corse, per un totale di 15 passing TD e 7 rushing) così come Nate Frazier e Chauncey Bowens, che per ora hanno corso insieme più di 1000 yard, dividendosi con Stockton la maggior parte delle rushing yard di Georgia.
Fondamentale dovrà essere l’apporto del receiving core, dato che la difesa di Texas concede poco meno di 80 rushing yard a partita agli avversari; perciò, Stockton dovrà essere pronto a lanciare molto più del solito.
Kickoff previsto per le 01:30 di domenica 16 novembre, partita visibile gratuitamente su DAZN

Minnesota (6-3) @ Oregon (9) (8-1)
La sfida tra Golden Gophers e Ducks si preannuncia carica di aspettative soprattutto per Oregon, che si ritrova in una situazione peggiore rispetto all’anno scorso: una sconfitta subita ( per mano di un’Indiana in stato di grazia) e due vittorie contro Iowa e Penn State arrivate all’ultimo respiro (due overtime contro i Nittany Lions e un walkoff field goal contro Iowa in week 11). Minnesota dal canto suo arriva alla sfida di stanotte senza alcuna pretesa, con una stagione da 6-3 che li vede al momento bowl eligible.

I Golden Gophers, come detto, non hanno grosse ambizioni da titolo, ma potrebbero trasformarsi nel miglior alleato di USC nella lotta playoff, perché una vittoria contro Oregon farebbe scivolare i Ducks verso la metà della classifica della BIG 10 e, in caso di vittoria contro Iowa, USC aumenterebbe le proprie chance di rientrare nella lotta per i 12 posti.
Per Minnesota da segnalare sono le buone prestazioni di Drake Lindsey, che da freshman ha lanciato per quasi 1750 yard, con un completion rate del 62% aggiungendo alle sue statistiche 14 touchdown (10 passing e 4 rushing). Ovviamente essendo questa la sua prima stagione, non si aspettavano da lui grandi performance e sicuramente sono da migliorare tanti aspetti nella gestione offensiva, come il numero di intercetti lanciati (6) e le yard corse (statistica in negativo, con un meno 68 che risulta a tabellino in 24 corse fatte). A questi dati si aggiungono anche i 14 sack subiti, ma in questo caso le colpe si dividono tra la sua inesperienza nella gestione della tasca e il lavoro non eccellente della offensive line di Minnesota.

Come anticipato, la situazione è più delicata per Oregon, che non ha mantenuto gli stessi livelli della scorsa stagione e affronta un’ultima parte di stagione molto delicata, con USC e Washington come ultime rivali.
La partita contro Iowa ha messo in luce le difficoltĂ  dei Ducks che senza Dakorien Moore, Gary Bryant Jr e Kenyon Sadiq si trovano senza ricevitori affidabili per affrontare questo ultimo duro stint di stagione.
Altri problemi che la partita contro Iowa ha evidenziato sono stati le difficoltà della difesa sui quarti down (Iowa ne ha convertiti 3 su 4 nella scorsa partita) e lo stato di forma di Dante Moore, che contro Iowa ha lanciato per sole 112 yard e, nonostante passaggi fondamentali negli ultimi minuti, non è apparso agli stessi livelli di inizio anno.
Un aspetto positivo su cui però Dan Lanning può lavorare per queste ultime partite è il running game, che con Iowa (in top 20 per yard concesse sulle corse agli avversari) ha funzionato in maniera estremamente efficace, con 261 yard guadagnate.
Questa partita per i Ducks può rappresentare un’ottima occasione per consolidare la propria posizione nella lotta playoff e rafforzare la posizione agli occhi del committee in vista del bracket di settimana prossima.
Kickoff previsto per le 03:00 di sabato 15 novembre, partita visibile gratuitamente su DAZN.

Iowa (20) (6-3) @ USC (19) (7-2)
A prima vista questa sfida tra Hawkeyes e Trojans può sembrare una partita tra squadre che devono lottare per finire la stagione ranked, ma in realtà la posta in gioco è molto più alta: si parla di un possibile posto ai playoff. Come detto in precedenza Oregon si trova in una posizione rischiosa e USC e Michigan (anche i Wolverines sono ancora in corsa) hanno una buona possibilità di raggiungere la post season nel caso riescano a realizzare un filotto di vittorie consecutive.

Dopo la sconfitta subita contro Oregon all’ultimo secondo, Iowa si ritrova in una situazione delicata: una vittoria contro USC potrebbe aprire nuovi scenari sulla terza possibile partecipante ai playoff della BIG 10, una sconfitta taglierebbe fuori quasi del tutto gli Hawkeyes.
Il potenziale difensivo della squadra di Coach Kirk Ferentz, quarta miglior difesa a livello nazionale, è stato messo in mostra anche contro Oregon (squadra che viaggia a quasi 472 yard di media a partita, tredicesimo miglior attacco del Paese per yard conquistate a partita), con i Ducks limitati a sole 373 yard. I veri problemi però, sorgono nella metà campo offensiva, con un attacco che fa fatica a superare le 310 yard di media, un dato che li colloca nelle ultime 15 posizioni a livello nazionale (dietro a squadre come Akron, Utep e Charlotte che hanno record negativi e si trovano nelle metà bassa delle classifiche delle rispettive conference).
Uno dei dati che salta subito all’occhio riguarda le performance di Mark Gronowski, che giunto alla sua stagione da senior si sta scontrando con la dura realtà di giocare per una squadra delle Power 4 (Gronowski ha disputato le sue prime 4 stagioni a San Diego State, dove viaggiava a quasi 25 touchdown a stagione). Le statistiche parlano chiaro: 5 touchdown, 4 intercetti e 13 sack subiti, cifre molto al di sotto delle aspettative per un quarterback della BIG 10.
Iowa dovrĂ  quindi fare affidamento sulle prestazioni di Karson Sharar e compagni nella metĂ  campo difensiva, anche se di fronte si troveranno il secondo miglior attacco di tutta la Division-I.

USC si prepara ad ospitare Iowa dopo aver tirato fuori dal cilindro uno dei conigli più grandi nella storia recente del College Football. Nella partita contro Northwestern infatti, a inizio secondo quarto i Trojans si sono schierati per calciare il punt di un 4&6, trasformatosi poi in un lancio che ha permesso loro di guadagnare il primo down. La sorpresa è arrivata in seguito, quando si è scoperto che col numero 80 (USC non gioca coi cognomi dei giocatori sulle divise) dietro il centro non si era schierato il punter Sam Johnson, bensì il terzo quarterback Sam Huard.
Questo “colpo di genio” di Coach Lincoln Riley e dei suoi assistenti ha acceso il dibattito nel corso della settimana, ma ha fatto capire come i Trojans siano disposti a tutto pur di raggiungere un posto per la lotta al titolo (che manca a Los Angeles ormai dal 2004).
L’attacco come scritto in precedenza è secondo a livello nazionale per yard guadagnate (più di 500) e settimo per punti segnati (quasi 40 a partita). Tra gli artefici di queste prestazioni troviamo sicuramente Jayden Maiava, che ha lanciato per 2614 yard, generando 17 touchdown.
Maiava deve anche ringraziare il suo receiving core che conta ben 6 elementi che hanno superato quota 100 yard ricevute (5 però attivi, perché Eli Sanders è fermo da ottobre causa infortunio), tra i quali spiccano le 937 yard di Makai Lemon.
Anche a livello di corse l’attacco di USC si dimostra molto efficace con la coppia King Miller e Waymond Jordan che ha messo a referto più di 1200 yard, poco più di un terzo delle yard complessive.
Difensivamente i Trojans non sono altrettanto efficaci con quasi 350 yard concesse di media a partita, ma poiché a volte la miglior difesa è l’attacco, sarà importante per USC tenere la difesa di Iowa il più possibile in campo.
Kickoff previsto per le 21:30, partita visibile gratuitamente su DAZN

Playoff Picture
Dopo una week 11 abbastanza movimentata, il Committee ha pubblicato il suo secondo ranking top 25 e il rispettivo bracket playoff. Tolte le prime 5 posizioni, occupate ancora da Ohio State, Indiana, Texas A&M, Alabama e Georgia, la lotta per le restanti sette posizioni è più imprevedibile che mai, con 3 nuove entrate e un nutrito numero di squadre dalla dodicesima fino alla ventesima posizione che è ancora in lotta per un posto.

First Round

USF (12) (Best of Group of 5) @ Georgia (5)
Notre Dame (9) @ Oregon (8)
Miami (11) (ACC Champ) @ Texas Tech (Big XII Champ)
Texas (10) @ Ole Miss (7)

Quarterfinals

USF/Georgia @ Alabama (4)
Notre Dame/Oregon @ Ohio State (1) (BIG 10 Champ)
Miami/Texas Tech @ Texas A&M (3) (SEC Champ)
Texas/Ole Miss @ Indiana (2)

Le prime due squadre fuori dalla lotta sono BYU, che ha perso 5 posizioni nel ranking del Committee dopo la pesante sconfitta subita contro Texas Tech e Oklahoma, pronta a tornare in campo contro Alabama dopo la propria bye week.
La sorpresa è rappresentata da Miami e USF che, dopo una parte centrale di stagione alquanto altalenante, tornano in lotta per il titolo: prevista come vincitrice della ACC Miami e miglior squadra del Group of 5 USF.
La prossima settimana il committee si pronuncerĂ  sul nuovo ranking e scopriremo quali saranno le conferme o le nuove entrate.

✍️Loris Perego per L’intercetto.it
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