College Football: Preview - Le Partite da Vedere di Week 11

Mancano 4 settimane alla fine della regular season (sarebbero 5, ma la week 16 come da tradizione è riservata all’Army-Navy Game) e la battaglia playoff si fa sempre più intensa. La week 10 ha riservato non poche sorprese: la quasi matematica eliminazione dalla lotta playoff di Miami dopo la sconfitta contro SMU e la risalita di Texas che, dopo la vittoria contro Vanderbilt (rivale diretta di conference) ha riacceso una piccola luce di speranza per una partecipazione ai playoff. Si è allungata anche la lista dei licenziamenti, perché Auburn ha deciso di licenziare Coach Hugh Freeze, aprendo così il posto per un’altra prestigiosa sideline (anche se i Tigers non sono in lizza per un titolo da ormai una buona decina d’anni).
Questa settimana, tra l’altro, ha un’importanza cruciale nell’avvicinamento ai playoff, perché è il primo step di avvicinamento alla post season, con la pubblicazione del primo tabellone da parte del CFP Committee (al quale daremo spazio in coda a questo articolo).

BYU (8) (8-0) @ Texas Tech (9) (8-1)
La partita più attesa del calendario della Big XII è finalmente arrivata, la sfida che a inizio anno era pronosticata come championship game offre un primo antipasto che, per fortuna di Texas Tech non dovrebbe avere grosse implicazioni a livello di classifica di conference, complice la bye week di Cincinnati.
BYU arriva a questo incontro nella migliore condizione possibile: imbattuta e fresca di bye week nel momento clou della stagione.
I Cougars stanno mantenendo quelle che sono state le loro performance degli ultimi anni, ancora imbattuti e in piena lotta per il titolo.
A esaltare la squadra di Coach Kalani Sitake ci sono le performance di Bear Bachmeier, che con 11 passing touchdown e 9 running touchdown registra nelle sue statistiche più di 2000 yard complessive, sulle quasi 3400 di tutto l’attacco di BYU.
Gli altri terminali offensivi della squadra in queste prime 10 settimane sono stati LJ Martin, che con 789 yard corse si dimostra la prima soluzione nel running game dei Cougars, Chase Roberts e Parker Kingston, target principali di Bachmeier nel passing game (più di 1000 yard combinate tra i due receiver e 8 touchdown.
Per vincere lo scontro però BYU avrà bisogno di un grande apporto della sua difesa che, nonostante i 12 intercetti, concede quasi 318 yard a partita, un dato che non regge il confronto con le quasi 500 yard prodotte dall’attacco di Texas Tech.
Texas Tech affronta questa importante sfida forte di una schiacciante vittoria ottenuta contro Kansas State, avendo la possibilità di guadagnare un importante vantaggio nello scontro diretto nei confronti di BYU agli occhi del Committee.
La chiave per I Red Raiders sarà la presenza di Behren Morton, che si è dimostrato la chiave dell’attacco di Texas Tech,  sofferente a livello di produzione durante l’ assenza del suo QB titolare.
Morton si è dimostrato una vera spina nel fianco per le difese avversarie, soprattutto nel passing game, con una media di 250 yard lanciate per partita, un QB rating di 170.4 e un completion rate del 68%.
Oltre a un passing game molto efficiente, per i Red Raiders la soluzione sarà quella di riuscire a creare spazi per le corse di Cameron Dickey, che finora ha collezionato 746 yard e 10 touchdown.
Per BYU la partita sulla carta sembra essere quasi impossibile, perché Texas Tech è il quinto attacco del Paese per yard guadagnate, quarto per punti ottenute, decima difesa a livello di yard concesse di media agli avversari e quinta per punti subiti.
Kickoff previsto per le 18, partita visibile gratuitamente su DAZN

Ohio State (1) (8-0) @ Purdue (2-7)
In tutta la confusione e incertezza di questa regular season, l’unico punto fermo è stata la stagione di Ohio State, che ha soddisfatto le aspettative e mantenuto la sua prima posizione nel ranking, restando sempre la favorita alla vittoria del titolo.
La prima posizione è avvalorata dalla vittoria in Week 1 contro Texas che, assieme a Illinois e Washington, si è dimostrata una delle avversarie sulla carta più insidiose (anche se i risultati poi hanno sempre sorriso ai Buckeyes).
Coach Ryan Day non è  preoccupato per le performance della squadra, prima a livello di efficienza generale in tutta la nazione e nella top 3 sia per l’ efficienza offensiva che difensiva (la difesa dei Buckeyes concede meno di 7 punti a partita, media che li piazza al primo posto nazionale).
Se bisogna però cercare qualche sorpresa all’interno di questa corazzata, la si trova in Julian Sayin che alla sua prima vera stagione (è redshirt freshman) non ha sofferto la pressione del ritrovarsi QB titolare della squadra campione in carica e anzi, ha performato a un livello tale da permettersi di entrare nella conversazione per l’Heisman (gli ultimi a riuscirci, sempre redshirt freshmen, furono Johnny Manziel nel 2012 e Jameis Winston l’anno dopo).
Le statistiche di Sayin per il momento lo fanno ben figurare rispetto ai suoi diretti contendenti: primo per completion percentage (quasi l’81%) e QB Rating, secondo quarterback nel Paese per numero di yard medie a lancio (10), terzo per numero di touchdown (23) e diciannovesimo per yard totali (2188), medie molto rispettabili per un giocatore al secondo anno.
Purdue di fronte a questi Buckeyes non può avere altro che il ruolo della classica “vittima sacrificale”, dato che ha un record di 2-7 e vaga purtroppo sul fondo della BIG 10 con un non tanto eclatante 0-6.
Per i Boilermakers la stagione era iniziata in maniera positiva, con 2 vittorie contro Ball State e Southern Illinois (due programmi non proprio di alto livello tecnico) per poi sprofondare con un netto 0-7, ottenuto contro rivali dirette di conference (esclusa Notre Dame). Anche questa annata è quindi destinata a terminare con record negativo, una situazione ormai abituale in quel di West Lafayette.
Osservando le statistiche, specialmente dell’attacco, non verrebbe da pensare che la squadra sia così in difficoltà poiché ha un solido receiving core da 2107 yard e 5 giocatori che hanno superato quota 100 yard corse. Analizzando nel dettaglio però si trovano 7 intercetti e 14 sack subiti dal quarterback titolare Ryan Browne (a fronte di 9 touchdown), la difesa ha ottenuto solo 3 intercetti concedendo di media 395 yard ai propri avversari e subendo 31 punti di media. Un peccato per una squadra che appena 4 stagioni fa era riuscita a raggiungere la diciannovesima posizione nel ranking CFP e la venticinquesima nel Poll dell’Associated Press.
Kickoff previsto per le 19, partita visibile gratuitamente su DAZN

LSU @ Alabama (4)
È il primo sabato di novembre e come tradizione si svolge il “Nick Saban Bowl” (nome ufficioso assegnato alla sfida dato che il Coach ha allenato entrambe le squadre) che quest’anno però ha un po’ meno fascino rispetto al solito, complice la stagione non eclatante di LSU.
A inizio anno le aspettative per le due squadre erano diametralmente opposte, tutti infatti vedevano in ascesa verso la lotta per il titolo LSU, mentre Alabama era data come squadra “da metà classifica”, che avrebbe fatto fatica a ottenere un posto nel bracket playoff. Arrivati invece alla week 11 la situazione si è completamente ribaltata, con LSU che cerca di sbrogliare la propria matassa (mentre cerca un nuovo allenatore) e Alabama che dopo il passo falso iniziale con Florida State ha trovato la quadra e marcia inarrestabile verso il championship game di SEC.
LSU, come detto, è nel bel mezzo di una “crisi d’identità”, senza head coach e offensive coordinator, guidata al momento dal coach dei running back Frank Wilson, alla sua prima esperienza da capo allenatore su una sideline delle Power 4 e un non invidiabile 26-40 come record da head coach.
La speranza per i tifosi dei Tigers è che con Coach Wilson possa verificarsi una piccola inversione di tendenza per interrompere la striscia di 2 sconfitte consecutive.
I problemi di LSU, soprattutto in attacco sono noti: un Garrett Nussmeier molto meno incisivo rispetto alle prime uscite stagionali e un Caden Durham quasi inesistente nel running game. Se aggiungiamo a questi intoppi offensivi anche lo stato di “questionable” di Whit Weeks, perno difensivo dei Tigers, sembrano esserci tutti gli ingredienti per un’altra lunghissima partita.
Alabama invece arriva alla sfida col vento in poppa e con grandi ambizioni per la conquista del titolo: l’attuale quarto posto in classifica garantirebbe ai Crimson Tide una bye week per il primo turno e soprattutto c’è una forte possibilità che il Committee li posizioni come testa di serie numero 2 a causa di due importanti fattori: la strength of schedule (il livello medio degli avversari affrontati) e, fattore introdotto quest’anno, la strength of wins (ovvero la “normalizzazione” dei risultati in base agli avversari affrontati, per esempio per Alabama vale molto di più una vittoria contro Georgia o South Carolina, che una contro UL Monroe o Eastern Illinois).
La chiave di volta di questa stagione dei Crimson Tide è stata sicuramente Ty Simpson. Le prestazioni del QB infatti hanno stupito tutti e le cifre messe a referto finora (20 touchdown e 1 intercetto per 2184 yard) lo fanno rientrare di diritto nella corsa all’Heisman.
L’attacco di Alabama in questa stagione è stato molto pass-oriented (2333 yard guadagnate sui lanci, contro le 951 sulle corse), perciò LSU dovrà saper alternare efficacemente una difesa a uomo con una più a zona nel proprio gameplan difensivo, per cercare di costringere Alabama a orientare il proprio playcalling verso le corse.
Kickoff previsto per le 01:30 di domenica 9 novembre, partita visibile gratuitamente su DAZN

Playoff Picture
Questa settimana il CFP Committee ha pubblicato il suo primo Top 25 ranking e il primo bracket playoff.
Come anticipato nella preview di Alabama quest’anno il Committee ha introdotto un nuovo aspetto nelle proprie metriche, ovvero la strength of wins; perciò, le vittorie contro team che sono posizionate all’interno del ranking avranno maggior peso specifico in occasione del Selection Sunday.

Il primo bracket è così strutturato:

First Round
Memphis (12) (Best of Group of 5) @ Georgia (5)
Oregon (9) @ Texas Tech (8)
Virginia (11) (ACC Champ) @ Ole Miss (6)
Notre Dame (10) @ BYU (7) (Big XII Champ)

Quarterfinals
Memphis/Georgia @ Alabama (4)
Oregon/Texas Tech @ Ohio State (1) (BIG 10 Champ)
Virginia/Ole Miss @ Texas A&M (3) (SEC Champ)
Notre Dame/BYU @ Indiana (2)

Spiccano per Il momento I primi due team fuori dalla lotta playoff ma con ancora una forte possibilità di entrare, ovvero Texas e Oklahoma. Le due squadre, rispettivamente undicesima e dodicesima nel ranking, sono purtroppo fuori in quanto non fanno parte di una delle conference del Group of 5 e non sono le best ranked della SEC. Entrambi i team sono di riposo questa settimana, mentre Louisville (diretta contendente per l’ultimo posto disponibile) giocherà contro California.

Non resta che scoprire come si concluderà questa Week 11 e capire come il Committee deciderà per il bracket di settimana prossima.

✍️Loris Perego per L’intercetto.it
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