College Football: il Meglio di Week 3
Questa settimana le sfide all’interno delle Conference erano molte e di assoluto livello. I finali all’ultimo secondo o addirittura agli Overtime non sono mancati per una Week che ha dato diversi spunti interessanti. Vediamo insieme, quali sono state le migliori partite di Week 3
Georgia (6) trova, all’overtime, il successo su Tennessee (15) per 44 a 41.
I Bulldogs riescono così a portarsi a casa un importante successo (9 vittorie consecutive contro Tennessee) in una partita che li aveva visti sotto di 14 punti dopo il primo quarto, quando si era sul 21 a 7 Volunteers.
Il match è stato caratterizzato da tanti errori difensivi che hanno permesso ad entrambi gli attacchi di fare incetta di big play. Inoltre, sia per Georgia che per Tennessee ci sono stati dei momenti chiave, durante la sfida, in cui potevano dare il colpo decisivo, ma ambedue le compagini hanno fallito le proprie chance. Ad esempio i Bulldogs, sul 24 a 21 in loro favore, dopo aver conquistato palla con un intercettando il passaggio di Joey Aguilar, non sono riusciti a fare più di un Field Goal in un drive che poteva dare un indirizzo decisivo al match.
Stessa cosa per i Volunteers, quando sul 35 a 30 in loro favore, una volta conquistato il fumble non sono riusciti a chiudere il loro possesso con un TD, ma soli 3 punti che alla fine sono stati pareggiati in seguito da Georgia.
Va detto che il match point Tennessee l’ha comunque avuto, quando a 3” dal termine il Kicker Max Gilbert ha avuto l’opportunità di vincere con un suo FG, ma purtroppo per lui l’esecuzione è stata pessima.
Giunti all’overtime i padroni di casa non sono andati oltre a un Field Goal, mentre nel proprio possesso, Georgia, ha messo in cassaforte la partita con una corsa da 21 yard di Nate Frazier che ha reso facile l’azione da TD seguente dell’altro RB Josh McCray.
9 vittorie consecutive di Georgia su Tennessee non possono essere solo dovute ad una miglior squadra o ad episodi, sono forse il risultato di 2 mentalità diverse. Una vincente e sicura di potercela sempre e comunque fare e l’altra ancora non sicura di essere una vera candidata a dominare la SEC.
Nel complesso Tennessee mi è piaciuta maggiormente, sia in difesa con una ottima pressione sul QB Gunner Stockton, sia in attacco per una maggiore quantità di big play prodotti. Certo che se non riesci a battere Georgia, pur partendo dal 21 a 7 è difficile pensare di ambire a una partecipazione ai playoff e che comunque sarebbe probabilmente fugace come lo scorso anno.
Florida, dopo la clamorosa sconfitta contro South Florida, aveva l’unica possibilità di redimersi battendo LSU (3), ma invece, anche a causa di troppi errori, sono usciti sconfitti per 20 a 10.
LSU vince, ma convince solo in parte. I Tigers sembrano non aver ancora capito come accendere il loro attacco quest’anno. Per adesso a vincere le partite ci pensa la difesa, guidata dai vari: Harold Perkins Jr., Davhon Keys, Dashawn Spears, e i fratelli Weeks sembrano poter fare a meno dei TD del loro QB Garrett Nussmeier.
A proposito di Garrett Nussmeier, c’è da dire che anche per lui, come per Cade Klubnik (Clemson) e Arch Manning (Texas) la stagione sembra deludere le aspettative.
L’intercetto lanciato sabato da Nussmeier è frutto della terribile decisione di lanciare in mezzo, quando era evidente che la flag lanciata proprio davanti a lui fosse per Holding Offensivo. In quel caso lanciare è stato un rischio inutile e una scelta che trasmette poca fiducia sulla sua capacità di lettura in situazioni di gioco “rotto”.
Dall’altra parte il QB di Florida DJ Lagway pagherebbe oro se avesse lanciato un solo intercetto come Nussmeier. Infatti Lagway ha chiuso, contro LSU, la sua peggior partita in carriera. Ben 5 saranno gli intercetti lanciati dal QB di Florida e nell’anno che lo avrebbe dovuto consacrare, sembra che questa prestazione abbia messo la pietra tombale al posto di HC di Billy Napier. Si perché alla fine seppur con una grande prova difensiva, LSU non è stata capace di dominare Florida e senza tutti quei turnover commessi da DJ Lagway probabilmente avrebbero avuto qualche chance di battere a sorpresa LSU a casa loro.
La stagione per i Gators potrebbe andare di male in peggio con le prossime partite, visto che dovranno affrontare in serie: Miami, Texas, Texas A&M e Georgia. Inoltre nel finale di stagione ci saranno le partite con Ole Miss, Tennessee e Florida State. Anche solo 4/5 vittorie in stagione sembrano un miraggio.
LSU pur non convincendomi ancora del tutto in attacco, credo che sia una delle squadre più forti di questa stagione, perché la loro difesa sembra una macchina da guerra e se l’attacco inizierà a girare (prima o poi credo lo farà) allora si che potrebbero essere una vera pretendente al Titolo Nazionale.
Georgia Tech ama ribaltare i pronostici e, per la 12esima volta dal 2022, pur partendo da svantaggiata nei pronostici è riuscita a vincere, per 24 a 21, la sfida contro Clemson (12). I Tigers confermano tutti i loro problemi, già messi in mostra in week 1 contro LSU e il loro QB Cade Klubnik non sembra essere il faro che ci si attendeva per riportare al vertice la squadra di Coach Dabo Swinney.
Nonostante una partenza difficile Clemson era riuscita a rientrare dallo svantaggio di 13 punti al sorpasso per il 14 a 13. Il problema, a mio modo di vedere, è che tra il 2° e 3° quarto Georgia Tech ha voluto snaturarsi e giocare da grande squadra. Lo sono, ma devono comunque puntare sulle proprie qualità. Ovvero correre con le option e mangiare il cronometro lasciando l’attacco avversario in side line e la difesa a spendere tutte le energie sul campo.
Non è un caso se nell’ultimo quarto gli Yellow Jackets, con 23 play in 2 drive, abbiano avuto il possesso per quasi 10 minuti su 15 e portato sul piede del Kicker Aidan Birr il pallone della possibile vittoria. Calcio da 55 yard non facile, ma che Aidan Birr non ha fallito regalando un upset che lancia in alto le ambizioni di Georgia Tech.
Clemson dopo 3 partite si trova con un pericoloso record di 1-2 e tanti dubbi sul loro passing game. Vero che Cade Klubnik non sta brillando, molto meglio quando deve correre, ma è anche vero che come target c’è solo il WR Bryant Wesco Jr.
Hynes King, il QB di Georgia Tech, chiude con più yard lanciate di Klubnik (211 contro 207) e soprattutto 103 yard e 1 TD Rush fondamentali per la vittoria finale. A piccoli passi Georgia Tech può dire la sua in ACC e se non si mettono a strafare possono insidiare Miami e Florida State, contando inoltre su un calendario abbastanza facile fino all’ultima week dove affronteranno Georgia al Mercedes-Benz Stadium di Atlanta.
Texas A&M (16) conquista una vittoria che vale ben più di una semplice W nel loro record stagionale. Un successo che arriva in trasferta, su un campo difficile come quello di Notre Dame (8), con il TD del sorpasso a 13 secondi dal termine, in un match che solo 2 minuti prima sembrava chiuso o al massimo con l’unica possibilità di portarlo agli OT, se non fosse stato per l’extra point sbagliato per un errore dell’Holder (e Backup QB) Tyler Buchner.
Notre Dame cade nella crisi più profonda, non tanto per il gioco espresso (due buone partite fin qui), ma per la partenza con un record di 0-2. Se contro Miami si poteva accettare, sabato la sconfitta lascia qualche considerazione da fare in più. Ovvero era in una sfida casalinga e inoltre Fighting Irish hanno avuto 2 settimane per preparare questa partita. Forse una tiratina d’orecchie anche a Marcus Freeman ci starebbe, anche se ammetto di non avere un particolare apprezzamento per il Coach di Notre Dame.
Lo scorso anno in week 2 persero clamorosamente contro Northern Illinois, ma riuscirono comunque a raggiungere i playoff e poi la finale per il Titolo Nazionale.
Adesso il problema potrebbe essere quasi una contraddizione, ovvero avere un calendario abbastanza semplice da qui alla fine. Sì, perché in questo modo difficilmente potranno risalire il ranking senza battere rivali nella Top 10.
Le altre in breve…
Arch Manning, abbiamo un problema in casa Texas (7). Il ragazzo “prodigio” sembra in affanno, solo un misero 11 su 25 e 114 yard su passaggio. Per fortuna i Longhorns contro UTEP hanno avuto vita facile e la vittoria è arrivata, per 27 a 10 senza molti sforzi. Adesso però con l’entrare nel vivo delle sfide di Conference servirà un Manning di tutt’altro livello quando dovranno affrontare squadre come Oklahoma, Georgia, Texas A&M e Vanderbilt.
A proposito di Vanderbilt è arrivata una clamorosa vittoria in trasferta contro South Carolina (11) per 31 a 7.
Pavia da titoli di giornale, ma il grande merito della W è soprattutto dell’ottima difesa messa in campo. Va segnalato però che il QB LaNorris Sellers è uscito anzitempo per un colpo alla testa. Fallo del LB Langston Patterson che gli è costato anche l’espulsione dal match, visto che è stato ritenuto colpevole di Targeting. A bordo campo Shane Beamer è andato su tutte le furie, anche per la cattiva gestione da parte del Referee che è andato a visionare l’accaduto, quasi allo snap successivo, quando invece c’era tutto il tempo per visionare l’intervento di Patterson mentre il giocatore dei Gamecocks era a terra.
Ole Miss (17) vince soffrendo, forse, più del previsto per avere la meglio di Arkansas per 41 a 35. Da segnalare soprattutto la splendida prova del QB dei Razorbacks che ha chiuso con 305 yard lanciate, 115 corse e 2 TD Totali.
I Rebels sono comunque, con questa vittoria, gli unici a 2 vittorie nella SEC.
Bella vittoria per Arizona contro Kansas State per 23 a 17. I Wildcats sembrano essere lontani parenti di quelli che ci saremmo aspettati quest’anno. Avery Johnson deludente chiude con appena 88 yard lanciate e zero TD.
Questa sfida ricordo che non valeva come match di Conference della Big 12, in quanto era stata messa in calendario prima che Arizona diventasse una Università della Big 12 e faceva parte delle partite di non-conference home and home series.
Vittorie agevoli per Alabama, Penn State, Oregon, Miami, Oklahoma e Ohio State.
✍️Fabio Bertini - L’intercetto.it
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