College Football: Il meglio di Week 1

Si iniziava con partite importanti e i primi risultati pesanti sono arrivati, con Texas, Alabama e Clemson che sono le grandi delusioni di questa Week.

Texas (1) torna con i piedi per terra, rimediando una brutta sconfitta sul piano del gioco, più che nel risultato, mentre Ohio State (3), con una partita ottima sotto il punto di vista difensivo, si porta a casa subito un’importante vittoria per 14 a 7.
In molti hanno criticato la prestazione di Arch Manning, che certamente non ha fatto bene, ma che forse veniva visto dai più come il Top QB del College, quando in realtà non aveva ancora partite di livello fatte, lo scorso anno, per considerarlo tale. Un po’ quello che avevo scritto su di lui nella preview della stagione.
La sensazione è che Manning sia ancora acerbo per certi ritmi e contro i Blitz non ha fatto altro che andare in confusione e diventare troppo frettoloso nell’uscire dalla tasca e provare la soluzione personale.
Sarkisian continua a non togliermi le mie perplessità sulle sue scelte. Ha continuato in varie occasioni di 4° e 1 con la QB Sneak nonostante fosse risultato evidente, anche nel 1° quarto che la OL e Manning non riuscivano ad avere la meglio della DL dei Buckeyes.
Nel momento di maggior crisi di Arch Manning non ha cercato di concentrarsi maggiormente sulle corse, facendo sì che Manning arrivasse all’intercetto e poi sfiorandolo nuovamente poco dopo.
Dall’altra parte Ohio State ha dato l’impressione di saper comunque colpire nei momenti importanti e il QB Julian Sayin di essere più a suo agio rispetto al suo collega dal cognome pesante.
Certamente i WR Carnell Tate e Jeremiah Smith gli hanno reso il compito più facile, ma nonostante ciò Julian Sayin ha dato dimostrazione di saper stare nella tasca anche sotto pressione.
Texas ridimensionata? Direi di sì, o meglio se ci si aspettava che i Longhorns fossero di gran lunga la squadra da battere quest’anno beh abbiamo capito che per il momento non lo è. La QB sneak che nel 3° quarto poteva portare sul 7 pari può aver impedito a Texas di vincere? Non credo, perché a mio avviso il miglioramento del 4° quarto di Texas è dovuto principalmente ad una difesa più prudente di Ohio State che ad un vero step di Manning e co. Alla fine i Buckeyes hanno ridotto i blitz per coprire meglio il profondo e solo per questo Manning e i Longhorns sono apparsi in crescita nel finale.
Una sconfitta in trasferta contro Ohio State ci può stare nella stagione, certo è che iniziare con una sconfitta nonostante l’essere la numero 1 del ranking non può far contenti i tifosi.

Florida State is back. Dopo un 2023 stellare (con il mezzo furto del comitato playoff) lo scorso anno è stato chiuso con un orribile 2-10. Quindi vincere alla prima contro Alabama (8) per 31 - 17 merita l’invasione di campo e i complimenti al HC Mike Norvel.
Se i Seminoles sembrano invertire la rotta rispetto all’anno precedente, per i Crimson Tide e Coach Kalen DeBoer l’inizio non promette niente di buono e anche il posto dell’Head Coach che ha preso la pesante eredità di Nick Saban è tutt’altro che saldo.
L’inizio della partita, con un TD a testa, faceva pensare ad un match equilibrato, ma la difesa di Alabama, significativo il 2° TD subito, è stata tutt’altro che impenetrabile. Nonostante il divario fosse arrivato addirittura a 17 punti (7-24) l’occasione per rientrare in partita c’è stata per Alabama, quando a fine del 3° quarto (sul 10-24) un punt ricoperto poteva far accorciare le distanze ai Crimson Tide. Il QB Ty Simpson ha però evidenziato tutti i suoi attuali limiti contro la pass rush avversaria. Alla fine il TD che ha portato Alabama a soli 7 punti (17-24) è arrivato a 11 minuti dal termine. FSU è stata però brava a chiudere un 4° e 1 sulle proprie 35 yard e in quello stesso drive andare a segnare il TD del 17 a 31 a metà dell’ultimo quarto e mettendo fine al match.
Alabama deve riprendersi e capire al più presto di non essere più quella dell’Era Saban. I giocatori ci sono, anche se non dello stesso livello, ma c’è bisogno di migliorare, nei placcaggi, nelle posizioni e metterci maggiore grinta nelle fasi importanti della partita.
Ty Simpson nel complesso non ha fatto gravi errori, nessun intercetto per lui, ma troppi sono stati i passaggi sbagliati e questo fa perdere continuità all’attacco. In difesa, per i Tide, le belle prove del defensive back Sabb e del DL Overton sono risultate inefficaci senza il supporto del resto del reparto.
FSU andrà rivista per capire quanto ci sia del loro in questa vittoria e quanto dei demeriti di Alabama. Il debutto del ex QB di Boston College Tommy Castellanos è stato molto positivo soprattutto quando è partito in scramble, ma sui pass è ancora troppo poco il suo apporto.

LSU (9) finalmente vince al debutto, infatti dopo ben 5 anni (di cui 3 sotto la guida di Brian Kelly) riescono ad imporsi nel match di apertura e lo fanno in trasferta contro Clemson (4) per 17 a 10.
Nonostante il buon inizio per la squadra di Dabo Swinney che aveva chiuso il primo tempo sul 10 a 3, nel secondo non sono più riusciti a segnare punti e invece sono riusciti a farsi raggiungere e superare da LSU.
Nella sfida tra i 2 QB, alla vigilia più quotati in ottica Draft, ad uscirne chiaramente vincitore è stato Garrett Nussmeier, che ha sì lanciato le stesse yard (230) di Cade Klubnik, ma con una percentuale nettamente migliore di completi (28/38 rispetto al 19/38 del QB di Clemson) e soprattutto Nussmeier ha chiuso con 1 TD Pass, mentre Klubnik con 0 TD e 1 intercetto.
Klubnik, seppur bravo in molti frangenti, si conferma in difficoltà nelle partite importanti, come lo scorso anno contro Georgia e contro South Carolina entrambe chiuse con 0 TD e 1 intercetto.
Dabo Swinney rischia di gettare l’ennesima stagione e di farlo proprio a causa del suo giocatore più rappresentativo.
Il running game di Clemson poi ha prodotto solamente 32 yard, quando invece dall’altra parte il solo Caden Durham ne ha percorse 74, di cui alcune decisive per conquistare i primi down.

Dopo l’amaro debutto, a Dublino, Kansas State (17) rischia la figuraccia contro North Dakota (squadra di FCS) visto che solo a 42 secondi dalla fine trova il successo per 38 a 35 grazie al terzo TD Pass di giornata di Avery Johnson.
A 10 minuti dalla fine i Wildcats si trovavano davanti di 10 punti ed incredibilmente si sono fatti superare da North Dakota per il provvisorio 35 a 31.
I TD subiti da K-State sono stati causati da errori difensivi talmente grandi che forse c’è da chiedersi se avessero ancora i postumi della trasferta europea, anche perché altrimenti per i Wildcats ci sarebbe veramente da preoccuparsi per la stagione. Questo sarebbe un vero peccato viste le prestazioni del QB Avery Johnson.
A proposito del match di apertura della stagione di College Football giocato a Dublino settimana scorsa potete leggere qui le mie considerazioni sulla mia trasferta irlandese.
Restando sempre sulle squadre che erano impegnate a Dublino, Iowa State (22) si è presa un’altra bella vittoria contro South Dakota.
Per Rocco Becht è la 20esima partita consecutiva in TD, la striscia più lunga attualmente della Nazione. Ieri 3 TD Pass e 278 yard lanciate, un ottimo biglietto da visita in vista della sfida contro i rivali di Iowa per il Cy-Hawk Trophy.

Le altre in breve…

Che ridimensionamento per Boise State (25) che contro South Florida esce sconfitta per 34 a 7. È ovvio che il vuoto lasciato Ashton Jeanty sia difficile da colmare, ma per i Broncos, nella sfida contro i Bulls, a mancare è stata la difesa e il passing game.
Se non riescono a ritrovare almeno le basi, contro Notre Dame ad ottobre potrebbe essere un bagno di sangue, per una squadra che lo scorso anno aveva raggiunto i playoff.

Bellissima sfida quella tra Georgia Tech e Colorado che ha visto il successo finale degli Yellow Jackets per 27 a 20.
L’inizio è stato da incubo per Georgia Tech che ha commesso 3 turnover (2 fumble e 1 intercetto) nella prima metà del 1° quarto.
Grazie alle corse del QB Hines King (156 yard e 3 TD) gli Yellow Jackets hanno avuto la meglio di una Colorado diversa, che con il nuovo QB Salter deve ancora migliorare offensivamente.

Nebraska batte di soli 3 punti, 20 a 17, Cincinnati. Dylan Raiola il QB al secondo anno dovrà dimostrare il suo talento non sempre chiaramente espresso nel suo anno da Freshman. Comunque per lui debutto stagionale con 2 TD Pass e 243 yard lanciate, e soprattutto zero intercetti.

Inizia con una sconfitta la nuova avventura in maglia UCLA per Nico Iamaleava. Il QB, che tanto ha fatto parlare in questa offseason per il suo addio da Tennessee, ha avuto un debutto amaro finendo battuto per 43 a 10 da Utah.
Un peccato che il talento di Iamaleava non sia più a disposizione di Tennessee (che per altro ha vinto agevolmente contro Syracuse), ma oggettivamente se uno come Nico si dimostra più attaccato alla NIL che ad ambire al titolo Nazionale un pò si merita questi risultati.
Utah è scesa in campo senza più lo storico e sfortunato Cameron Rising, a cui auguro un grande in bocca al lupo per la sua avventura come Coach. Attualmente è l’Offensive Coordinator del suo vecchio liceo Newbury Park High School e spero che nel giro di pochi anni faccia il suo ritorno nel College Football come HC.

✍️Fabio “Bembo” Bertini - L’intercetto.it
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